“La scomparsa del gentiluomo Piero Varljen lascia un grande vuoto non soltanto nella sua famiglia o nella Comunità degli Italiani di Abbazia, ma anche in tutte le persone che vorrebbero che la Comunità Nazionale Italiana fosse formata da persone che assomigliano a lui”. Ad affermarlo è stato l’on. Furio Radin, intervenuto oggi (22 marzo 2024) al cimitero di Cosala a Fiume durante il funerale di Piero (Pietro) Varljen (Cantrida, 29 giugno 1935-16 marzo 2024). “Piero Varljen – ha rilevato Radin – era un gentiluomo. Una persona che non ha mai detto una parola di troppo né ha mai pronunciato una parla sbagliata. È sempre stato gentilissimo con tutti”. “Io vorrei una CNI dove tutti per carattere assomiglino a Piero. Questa è il mio auspicio”, ha detto Radin, osservando come il caso abbia voluto che la tomba di famiglia dei Varljen si trovi accanto a quella dei garibaldini fiumani. “Sarà una coincidenza o forse il segno del destino, ma ad ogni modo Piero riposerà accanto a persone che hanno combattuto per una causa giusta”, ha concluso Radin, che nel corso del suo intervento ha ricordato quanto Piero Varljen si è impegnato nel suo ruolo di presidente della CI di Abbazia al fine di rafforzare costantemente il dialogo con i sindaci e l’amministrazione pubblica della Perla del Quarnero.
Ai presenti si è rivolta pure la presidente della CI di Abbazia, Sonja Kalafatović, che ha definito Piero Varljen e la sua defunta moglie Lilli “le due persone più buone che ho conosciuto”. “Per il nostro sodalizio la scomparsa di Piero Varljen è motivo di grande lutto. Continueremo a seguire le sue idee e ad attenerci ai suoi principi nella sfera della promozione della cultura e della lingue italiane nonché dei valori della CNI, nella speranza di essere alla sua altezza”, ha detto Sonja Kalafatović. “Piero Varljen era una persona bravissima, un uomo modesto, ma tenace. Lui e sua moglie erano onesti e sinceri, generosi e gentili”, ha affermato Sonja Kalafatović, puntualizzando che Piero Varljen è stato amato e stimato non solo dai soci della CI di Abbazia, che considerava la sua seconda famiglia, bensì da tutti coloro i quali lo conoscevano.
Piero Varljen si ricorda ha presieduto la CI di Abbazia dal 2006, per tre mandanti consecutivi. Nel 2018 l’Assemblea del sodalizio di Villa Antonio lo ha nominato presidente onorario a vita della CI di Abbazia. Per il contributo dato alla crescita della CNI e al prestigio dell’Italia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su segnalazione del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, lo ha insignito nel 2018 dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di ufficiale. Il suo pluridecennale impegno disinteressato e teso alla promozione della lingua, della cultura e dell’identità italiana è stato riconosciuto nel 2021 anche dall’Assemblea dell’UI, che nel trentennale dell’Associazione apicale e unitaria della CNI gli ha conferito il Premio per l’opera omnia (Medaglia dell’UI).
Le esequie di Piero Varljen sono state presiedute dal reverendo Vjekoslav Kovač, parroco della parrocchia di Cantrida, consacrata a Sant’Antonio di Padova.
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