Pedofilia. Fiume, 8 anni al capo degli scout cattolici

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Pedofilia. Fiume, 8 anni al capo degli scout cattolici
La sede dell'Arcidiocesi fiumana

L’ex responsabile della Cooperativa dei giovani scout dell’Arcivescovado fiumano, il 26.enne  Mate Mrša, è stato condannato in prima istanza a otto anni di carcere. È accusato di aver abusato in almeno cinque riprese – dal febbraio 2021 al giugno dello stesso anno – di una ragazzina di 15 anni e di pornografia. Il Tribunale di Fiume gli ha anche imposto il divieto a vita di svolgere mansioni e lavori in cui sarebbe entrato in contatto con i bambini.
Quando due anni fa finì in custodia cautelare, si scoprì che Mrša era un ottimo studente al quinto anno di medicina, vincitore del premio del rettore e vigile del fuoco volontario nonché un bravo chitarrista che si occupava anche di scultura, e che aveva precedentemente frequentato il Ginnasio classico dei Salesiani a Fiume.
Sul gravissimo fatto si era pronunciato all’epoca, mediante i suoi profili social, il leader del Most fiumano e deputato al Sabor, Marin Miletić – al quale era subentrato l’allora 24.enne Mrša – condannandolo in maniera assoluta. “Sono esterefatto e incredulo di quanto successo in seno all’associazione dei giovani scout cattolici, da me guidata fino a un anno e mezzo fa. Fa particolarmente male il fatto che mi abbia succeduto una persona del genere”, aveva scritto.
Non si era fatta attendere nemmeno una dichiarazione in merito alla faccenda da parte dell’Arcidiocesi di Fiume, che in un comunicato si era dissociata dal ripugnante gesto di cui era sospettato Mrša. “A tutti è chiaro che un crimine di questo tipo, soprattutto se effettuato ai danni di bambini, merita una severa condanna e punizione, mentre le vittime devono venire tutelate e protette. Motivi di inchiesta ci impongono di mantenere il massimo riserbo riguardo alla questione, ma al contempo di mettersi a completa disposizione degli inquirenti al fine di accertare i fatti e ottenere un quadro completo della situazione”.

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