Croazia. La stagione turistica sta filando a gonfie vele

Marcato l’interesse sia dei vacanzieri nazionali che di quelli stranieri. Sono già ottime le prenotazioni soprattutto per gli alberghi

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Croazia. La stagione turistica sta filando a gonfie vele
Un gruppo di turisti a Fiume. Foto Željko Jerneić

La stagione turistica, per le principali imprese alberghiere in Croazia, sta procedendo a gonfie vele con una forte domanda sia nazionale che straniera. E tutto lascia intendere che il 2023 sarà migliore dell’anno precedente. Queste le conclusioni tratte dal direttore dell’Associazione croata del turismo (HUT) Veljko Ostojić. “Secondo tutti gli indicatori e i risultati conseguiti fin qui, la stagione turistica di quest’anno sarà migliore rispetto a quella del 2022 sia in termini di presenza e pernottamenti che di entrate. Le prenotazioni nei mesi clou dell’estate stanno dando belle soddisfazioni agli “addetti ai lavori soprattutto per quanto riguarda gli alberghi e i campeggi”, ha spiegato Ostojić. Attualmente, almeno per ciò che concerne le grande aziende alberghiere, tutti gli impianti hanno aperto i battenti e non ci dovrebbero essere grosse difficoltà per quel che attiene ai lavoratori stagionali.
Ostojić, soffermandosi sulle capacità ricettive in Croazia, ha dichiarato che negli ultimi anni si è avuto un consistente aumento dei posti letto presso gli affittacamere privati e nelle altre strutture e quindi può accadere che in alcuni periodi della stagione non si faccia fatica a trovare una stanza o un appartamento liberi. “Anche quest’anno si conferma la tendenza che la pandemia da Covid 19 ha evidenziato ulteriormente ossia che le strutture in cui sono stati effettuati degli investimenti sono molto richieste, il che lascia spazio ad aumenti di prezzi, mentre quelle in cui non ce ne sono stati vanno incontro a sfide sempre maggiori nell’attirare vacanzieri e nel mantenimento dei prezzi. Stando a quanto fatto sapere dall’Ente croato per il turismo (HTZ) e in base al sistema eVisitor, negli alberghi nei primi cinque mesi di quest’anno sono stati realizzati 5,3 milioni di pernottamenti ossia il 25,3 per cento in più nei confronti del periodo gennaio-maggio 2022.
Ritornando ai prezzi, in base ai dati diffusi dall’Istituto statale di statistica (DZS), relativi al primo trimestre del 2023, quelli concernenti gli alloggi nonché la preparazione e la distribuzione di alimenti sono aumentati rispettivamente del 19,5 e del 19 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Se da una parte incontriamo la soddisfazione degli operatori dell’industria dell’ospitalità per l’andamento della stagione turistica, dall’altra invece c’è chi registra risultati per niente soddisfacenti. Ci riferiamo alla località dalmata di Makarska (Macarsca), una sessantina di chilometri a sud di Spalato, dove la stagione turistica non è partita con il piede giusto. In data 14 giugno sono stati registrati 5.321 pernottamenti mentre nello stesso giorno di un anno ce n’erano ben 6.967. Si tratta di una diminuzione di 25 punti percentuali. Si denota soprattutto la mancanza di vacanzieri tedeschi che l’anno scorso avevano realizzato circa 1.300 giornate vacanza rispetto alle 678 di quest’anno, per un calo che sfiora il 50 per cento. Ma non fanno meglio nemmeno i turisti polacchi e quelli bosniaco-erzegovesi

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