Il ministero della Scienza e dell’Istruzione croato ha stillato il Curricolo nazionale prescolare, con il quale, a partire dal 2025, si propone di prolungare la durata della scuola elementare a nove anni. Tale decisione ha suscitato soprattutto critiche nel dibattito pubblico in cui sono intervenuti numerosi esperti del settore, che ne hanno chiesto il ritiro perché lo ritengono imperfetto, dannoso e non verificato. Il Ministero non vuole introdurre una nuova classe, bensì triplicare il numero di ore di scuola materna.

“È necessario cambiare perché il contenuto e la durata del programma prescolare esistente in Croazia non soddisfa gli standard delle competenze attese dei bambini che lo frequentano”, si legge nell’introduzione della decisione del Ministero dell’Istruzione. Spiegano che, sebbene obbligatorio, il programma prescolare croato non è incluso nelle statistiche di Eurydice e non viene conteggiato come inizio dell’istruzione obbligatoria, a differenza di altri Stati membri dell’UE (Svezia, Finlandia e Lituania) che hanno tale forma di istruzione. “Con la modernizzazione, la trasformazione e il nuovo concetto del programma prescolare, la Croazia avrà di fatto un’istruzione obbligatoria di nove anni”, aggiunge il documento.

La proposta del documento ha raccolto 155 commenti nel corso del dibattito pubblico conclusosi il 15 maggio, e il più importante è stato quello dell’Associazione Sidro – educatori per la tutela dei diritti dei bambini nella scuola dell’infanzia, che ha riunito sulla sua piattaforma un gran numero di esperti, tra cui scienziati e professori, in un gruppo di lavoro informale e professionisti.

Questi si oppongono all’idea di introdurre l’istruzione obbligatoria di nove anni aggiungendo meccanicamente l’ultimo anno di scuola materna alla scuola e ritengono che ciò dovrebbe essere ottenuto aggiungendo il nono anno al completamento dell’attuale istruzione primaria.