Ormai è chiaro che le attuali misure antiepidemiche verranno prorogate anche dopo il 21 dicembre se nel frattempo la curva del contagio non avrà iniziato a calare. Sono possibili anche nuove limitazioni, di cui stanno discutendo il governo e la Task force. Lo ha annunciato il premier Andrej Plenković, che è intervenuto in videoconferenza alla riunione dell’Esecutivo, ribadendo che il Natale di quest’anno non sarà come quelli passati.
Il Comando della Protezione civile ha già deciso che le rigorose misure antiepidemiche inerenti all’entrata in Croazia rimarranno in vigore fino al 15 gennaio, ovvero le ha prolungate di un mese. Ciò significa che i cittadini dell’UE potranno ancor sempre varcare il confine con la Croazia soltanto con un test PCR negativo e non più vecchio di 48 ore, oppure restare in autoisolamento fino all’arrivo dei risultati del test negativo. Quest’obbligo concerne anche i cittadini croati che rientrano da ogni parte del mondo, come pure quelli che ritornano soltanto per le festività. I cittadini di Stati terzi possono soltanto transitare attraverso la Croazia.
È stato redatto un sistema di eccezioni per le categorie che non devono essere in possesso del test PCR negativo, come gli operatori sanitari, gli alunni e studenti, che transitano oltreconfine ogni giorno, a condizione che non si trattengano in Croazia per più di 12 ore. Senza test né autoisolamento l’entrata è concessa anche ai marittimi, ai lavoratori nel settore dei trasporti, ai diplomatici, al personale delle organizzazioni internazionali, alle persone che viaggiano per impellenti necessità di lavoro o familiari, ai viaggiatori in transito se non si fermano in Croazia per più di 12 ore, nonché ai pazienti che viaggiano per inderogabili ragioni sanitarie.
La Polizia di frontiera lascerà transitare i lavoratori transfrontalieri e altre categorie di viaggiatori che per la natura del loro lavoro hanno la necessità di varcare spesso i confini di Stato. Potranno entrare senza test né autoisolamento soltanto le persone che provengono da determinati Stati, a condizione di non presentare alcun sintomo del contagio e di non essere state in contatto con una malato di Covid-19. Gli Stati in questione sono: Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Corea del sud, Thailandia, Uruguay, Cina, Hong-Kong e Macao.