Nelle ultime due settimane, i tribunali hanno emesso 30 sentenze in cui gli imputati sono stati assolti in relazione alle accuse presentate dalla Radiotelevisione croata (HRT), nonostante i loro ispettori li abbiano sorpresi con televisori non dichiarati, riporta il quotidiano zagabrese Večernji list.

Per questa infrazione, la legge sulla HRT prevede una multa di 130 euro (le vecchie 1000 kune ). In tutti i casi, in undici sentenze, è stato stabilito che la HRT non ha fornito informazioni sulla data di acquisto del televisore, poiché l’infrazione è commessa da chi non dichiara il televisore alla HRT entro 30 giorni dall’acquisto. Questo è essenziale per stabilire l’orario esatto dell’infrazione e il termine di prescrizione. Questo è un fatto determinante senza il quale l’infrazione non può essere provata, secondo l’interpretazione dei giudici. Naturalmente, l’imputato non parlerà contro se stesso. Pertanto, la giudice Iva Šiprak in un caso ha spiegato: “Non ci si può aspettare che questo fatto possa essere stabilito”.

La giudice Ivana Bosnić-Kovačić nel suo caso spiega che la HRT non può modificare l’orario in cui è stata commessa l’infrazione in modo che il termine di 30 giorni inizi dal giorno del controllo. “Questo sarebbe giustificato solo nel caso in cui il giorno del controllo coincidesse con il giorno dell’acquisto del televisore, il che non è specificato nella denuncia”, ha spiegato, e ha indirizzato la HRT a un procedimento legale con una richiesta di 223 euro per il canone non non pagato.

Ha respinto anche la loro richiesta di rimborso di 170 euro, giustificando che la HRT non ha il diritto a un compenso e ai costi reali dell’avvocato – lo studio legale Leko e partneri, che ha rappresentato la HRT nella maggior parte dei casi, mentre in alcuni casi è stato rappresentato dallo studio Hanžeković e partneri. Le spese dell’imputato e le spese legali ricadono sul bilancio dello Stato, riporta il Večernji list.