Tra i Paesi dell’Unione europea la Croazia è quello che ha registrato una crescita maggiore per quanto concerne il costo di un’ora di lavoro. Ciò è dovuto soprattutto all’aumento dei salari dello scorso anno, ma ma nonostante l’incremento salariale, la Croazia è ancora tra i paesi dell’UE dove il prezzo di un’ora di lavoro è tra i più bassi.
Nel 2023 60 minuti di lavoro equivalevano in media a 14,4euro, mentre un anno prima gli stessi erano pagati 12,6euro. Si tratta di un balzo del 14,2%, il più alto tra i Paesi dell’Ue, nei quali l’aumento medio è stato del 5,3%.
Nonostante ciò il costo di un’ora di lavoro in Croazia è abbondantemente al di sotto della media europea, la quale è pari a 31,8euro.
Secondo i dati forniti dall’Eurostat, in questa classifica sotto alla Croazia si trovano Bulgheria, Romania, Ungheria, Lituania e Malta, dove i prezzi sono oscillano tra i 9,3euro della Bulgaria e 14.2euro di Malta. Nella vicina Slovenia il costo del lavoro è esplicitamente più alto: 25,5euro l’ora, mentre in Irlanda un lavoratore percepisce in media 40,2euro l’ora e in Germania 41,3. Tra gli Stati in cima alla classifica troviamo il Lussemburgo, dove 60 minuti di lavoro vengono pagati 53,9euro, seguito dalla Danimarca con 48,1euro e dal Belgio con 47,1euro.
Nella stima sono calcolati gli stipendi lordi dei lavoratori assieme alle altre spese a carico dei datori di lavoro, tra cui i contributi non obbligatori, come ad esempio l’assicurazione sanitaria aggiuntiva e il fondo pensionistico volontario, più i costi degli aggiornamenti professionali e l’occorrente necessario al lavoro.
La Croazia si trova tra gli Stati nei quali la maggior parta dei costi del datore di lavoro sono destinati alla paga, mentre i contributi non obbligatori sono tra i più bassi. Si tratta di benefici che servono ad aumentare il livello dello standard lavorativo e derivano dalla responsabilità sociale dei datori di lavoro o dai diritti concordati nei contratti collettivi.
Per quanto riguarda tale responsabilità sociale, secondo i dati Eurostat, la Croazia è in fondo alla classifica. Qui i datori di lavoro spendono per questa voce l’11,7% del totale dei soldi per ora di lavoro (1,7 euro), mentre la media UE è del 24,7%, ovvero 7,9 euro in termini assoluti. In testa alla classifica c’è la Svezia, che paga 12,5 euro per ogni ora di lavoro retribuita, pari al 32,2% del costo totale.
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