La polizia ha arrestato un uomo sospettato di aver incendiato sull’isola di Cherso (Cres) di due agenti della polizia. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno, Davor Božinović. Parlando ai microfoni della Tv nazionale (Hrt), il ministro ha spiegato che l’uomo è stato fermato ieri sera, “nemmeno 24 ore dopo che le auto sono state bruciate”. Božinović non ha voluto parlare dei possibili motivi del duplice gesto del sospettato, perché “le indagini sono in corso”. Comunque, ha concluso il ministro, la Croazia “resta un Paese sicuro”.
Ricorderemo che nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12 aprile, due automobili di altrettanti agenti di polizia sono bruciati. La Questura litoraneo-montana ha reso noto dietro agli incendi c’è la mano umana, ossia che nelle vicinanze delle auto è stato trovato del materiale infiammabile. Una delle auto incendiate è di proprietà di Josip Gazilj, capo della stazione di polizia di Lussinpiccolo (Mali Lošinj), che comprende anche la stazione di Cherso. L’altra vettura incendiata appartiene all’agente Dalibor B., che vive a Cherso nello stesso stabile di Gazilj.
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