Dopo un significativo aumento di due settimane fa, domani, martedì 13 febbraio, ci sarà un nuovo rincaro dei prezzi dei carburanti. Secondo la formula governativa attuale per il calcolo dei prezzi dei derivati del petrolio, la benzina aumenterà di 3 centesimi, mentre il diesel lieviterà di 5 centesimi. Il nuovo prezzo dell’eurosuper 95 sarà di 1,45 euro, mentre per un litro di gasolio bisognerà sborsare 1,48 euro. Da segnalare anche che il cosiddetto diesel blu, quello agevolato per pescatori e agricoltori, salirà pure di 5 centesimi e verrà a costare 94 centesimi al litro.

Il prezzo del diesel, quindi, è salito di 10 centesimi in un solo mese. “Se questo trend dovesse continuare, ciò porterà inevitabilmente a un aumento del costo dei trasporti”, ha spiegato Zdravko Bubnić della Camera dei trasportatori presso la Camera degli artigiani,  aggiungendo che ciò potrebbe alla fine significare anche prezzi più alti per i prodotti.

Nonostante all’inizio del conflitto in Medio Oriente ci fosse timore di un’esplosione dei prezzi del petrolio, si è verificata solo una lieve maggiorazione, ma l’esperto petrolifero Davor Štern ha avvertito che anche una singola mossa in quella regione potrebbe essere sufficiente per avere un impatto devastante sull’intero mercato mondiale. “Se si verifica un conflitto più ampio, allora non c’è alcuna previsione, tutti gli scenari sono possibili. In questo caso sarà chiaro che bisognerà fare i conti con un enorme aumento dei prezzi”, ha dichiarato.