Il ministro della Salute Vili Beroš ha dichiarato stamattina, mercoledì 8 novembre, alla televisione N1 che oggi ci sono “un po’ più di pazienti”a causa di avvelenamento da bevande gassate. Secondo fonti ufficiose si tratterebbe di 8 persone (5 a Zagabria, 1 a Spalato, Varaždin e Karlovac) che si sono presentate al pronto soccorso.
Oggi, mercoledì 8 novembre, un uomo di mezza età è stato ricoverato in ospedale a Spalato dopo aver bevuto una bevanda analcolica in un esercizio di ristorazione e aver sentito del bruciore alla gola. A Spalato un altro caso simile era stato evidenziato già il 20 ottobre scorso.
“Ci sono ancora alcune persone, tutte con ferite lievi, ma in molti casi non è chiaro se si tratti di una lesione chimica, di semplice psicosi o di un altro stato patologico. In questo momento, la situazione è sotto controllo”, ha dichiarato Beroš.
“Dobbiamo essere cauti, ma non dobbiamo seminare il panico”, ha chiosato.
Ricorderemo che lo scandalo delle bevande avvelenate – finora confermato il consumo di una acqua minerale aromatizzata Rommerquelle prodotta in Austria dalla Coca-Cola e una bottiglietta di plastica di Coca-Cola riempita in uno stabilimento croato del famoso produttore – è scoppiato lunedì sera, 6 novembre, quando a Fiume sui social ha cominciato a diffondersi un messaggio sul ricovero di un ragazzo che sabato 4 novembre si è sentito male dopo aver bevuto un sorso di acqua minerale. Il 19.enne è stato ricoverato d’urgenza con ferite in bocca e all’esofago, ma le sue condizioni sono state dichiarate stabili. Poi ieri altri due casi a Zagabria.
“Probabilmente si tratta di sostanze corrosive e la cosa più importante è determinare se ci sono elementi estranei nella bevanda, poiché la bevanda stessa e tutto ciò che contiene non possono causare tali ferite da sole”, ha detto Krunoslav Capak, direttore dell’istituto nazionale per la salute pubblica.
Intanto oggi saranno resi noti i risultati delle analisi delle bevande sospette prelevate dal bar di Fiume in cui sabato 4 novembre è rimasto gravemente ferito un ragazzo.
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