Nell’ambito di un’azione della polizia su mandato dell’Ufficio croato del Procuratore pubblico europeo (EPPO), questa mattina, mercoledì 8 novembre, sono state arrestate diverse persone sospettate di aver partecipato a malversazioni presso la Facoltà di Geodesia di Zagabria.
In via non ufficiale si apprende che tra gli arrestati ci sono l’ex preside Almin Đapo e il professore Boško Pribičević, e il danno è stimato intorno a due milioni di euro.
Il quotidiano Jutarnji list riporta che il procuratore europeo è interessato agli acquisti fatti negli anni, tra cui pure uno yacht. Ma gli inquirenti indagano anche se ingenti somme finite nelle tasche di una trentina di persone, ma anche su numerosi passaporti falsi.
Comunque, si tratta principalmente di manipolazioni con gli appalti nell’ambito dei quali i fondi Ue finivano nelle tasche delle persine della facoltà.
La Facoltà di Geodesia è stata presa di mira dall’Ufficio del Procuratore pubblico europeo alla fine di giugno di quest’anno quando sono state avviate le cosiddette “misure urgenti di prova” a causa dei sospetti di frode e corruzione.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.