Appalti pubblici in Croazia: spazio alle imprese italiane

La Comunità degli Italiani di Sissano ospita la due giorni informativa, organizzata dall'Unione italiana e dalla Camera di commercio italo-croata nell'ambito del progetto "Stile italiano"

0
Appalti pubblici in Croazia: spazio alle imprese italiane
Foto Giuliano Libanore

La Comunità degli Italiani di Sissano ha ospitato il seminario “Appalti pubblici in Croazia: opportunità per le imprese italiane operanti in Croazia”. La due giorni informativa, organizzata dall’Unione italiana e dalla Camera di commercio italo-croata nell’ambito del progetto “Stile italiano”, è stata inaugurata questa sera, giovedì 16 novembre. Il seminario è indirizzato agli imprenditori e alle aziende italiane con interessi economici in Croazia, alle quali si vuole offrire una guida nell’intricata materia degli appalti pubblici. Naturalmente, l’evento era pensato pure per i connazionali attivi nelle CI.

In avvio i saluti di Ana Čuić Tanković, titolare del settore Comunicazione e Imprenditoria della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, che ha portato pure i saluti del presidente della Giunta dell’UI, Marin Corva, e ha ringraziato la Camera di commercio italo-croata, con la quale “si è lavorato a quattro mani. Grazie al console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini e all’ambasciatore Pierfrancesco Sacco, che ci hanno fatto capire com’è bello lavorare insieme. Grazie a Elvira Cafaro, amministratrice del Settore dell’UI e al presidente della CI di Sissano. Vi auguro di apprendere quanto più dagli esperti.

Di seguito i saluti di Andrea Perkov, direttore della Camera di commercio italo-croata: “È un altro progetto lanciato nell’ambito del progetto Stile italiano. Perché questo tema? Perché gli imprenditori lo chiedono. La procedura degli appalti pubblici è complicata, in Italia come in Croazia. Per le risposte ci siamo rivolti allo Studio Gospić-Plazina-Štojs”.

Foto Giuliano Libanore
Foto Giuliano Libanore

E Lana Štojs ha percorso le fasi di ogni gara di appalto pubblico, portandole ai minimi termini, in informazioni generali. Partendo, naturalmente dagli annunci, con un occhio più che di riguardo ai termini, perché ogni processo ha la sua dead line, che non va sforata. Il processo è regolato dalla Legge sugli appalti pubblici, uguale grossomodo a quella italiana e di altri Paesi dell’UE. Quali i principi fondamentali degli appalti pubblici? Quelli della libera circolazione delle merci, di stabilimento e di prestazione dei servizi, della non discriminazione e della proporzionalità (principio, quest’ultimo, che obbliga l’ente che pubblica la gara d’appalto ad essere generico, per non discriminare e tagliare fuori nessuno). Se il soggetto che pubblica la gara viola il principio della proporzionalità, ha violato pure quello della trasparenza, della competitività e altri principi e quindi già in questa prima fase è possibile inoltrare ricorso: si annulla il processo e si riparte. I principi di cui si è detto vengono applicati durante tutto l’iter, dalla pubblicazione del bando/annuncio alla fine del processo.

I committenti nel caso degli appalti pubblici sono la Repubblica di Croazia, le autonomie locali e gli enti pubblici, enti di diritto pubblico (aziende statali e regionali e simili). Da dove partire, come essere informati? Il primo passo è la registrazione sul portale digitale degli appalti pubblici, quello che pubblica gli annunci di gara, riportando anche quelli chiusi (e quindi è possibile la tracciatura dell’iter, dal bando, alle partecipazioni, ai verbali).

La Legge sugli appalti pubblici non si applica agli appalti per beni e servizi di valore stimato a una cifre inferiore a 26.540 e a opere di valore inferiore a 66.360 euro. Nel corso dell’incontro si è detto delle procedure (aperta, ristretta, competitiva con negoziazione, dialogo competitivo e altro); della procedura di aggiudicazione degli appalti (azioni preliminari del cliente, precedente analisi del mercato, consultazione preventiva), della procedura di aggiudicazione degli appalti pubblici (dalla pubblicazione della documentazione all’apertura delle offerte). Un capitolo particolare ha trattato la documentazione dell’appalto, la revisione della documentazione ed eventuali ricorsi contro la documentazione. Analizzati pure i criteri di selezione ed evidenze. Si è proceduto poi ad analizzare la procedura di aggiudicazione degli appalti pubblici e si è passati indi al capitolo della valutazione delle offerte e alla correzione di errori o chiarimenti e completamenti. Ulteriore passo quello della decisione, che il committente è tenuto a motivare e a fornire ragioni. Infine, la procedura di aggiudicazione degli appalti pubblici, che come tutte le procedure è passibile di ricorso. In effetti, durante tutta la serata si è detto molto del diritto (e forse del dovere) di ricorso, per fermare e correggere la gara nella fase iniziale o per fare valere il proprio diritto. Ma bisogna procedere con cautela; servono un interesse legale e un indennizzo non da poco (da 1.300 euro per un valore minimo a oltre 66mila euro). Il ricorso blocca la procedura e non è nell’interesse pubblico stare fermi, ma condurre la gara in porto. Il ricorso prevede 5 fasi e nei termini previsti. Naturalmente ogni ricorso ha diritto di risposta. Il ricorso viene inoltrato alla Commissione statale per il controllo delle procedure di appalto pubblico.

Dopo la conferenza-lezione, alcune domande dei partecipanti, scaturite perlopiù da esperienze personali. Dal teorico al pratico, Andrea Perkov è entrata nel sito degli appalti pubblici per spiegare il funzionamento della gara d’appalto (con una chiusa e finita della Plinacro).

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display