5 agosto. Plenković: «Fieri di tutelare i diritti delle minoranze» (foto)

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5 agosto. Plenković: «Fieri di tutelare i diritti delle minoranze» (foto)
Il sorvolo dalla pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare croata (HRZ), Krila oluje (Ali della tempesta)

Knin per un giorno diventa la capitale della Croazia. Come da tradizione la cerimonia centrale organizzata nella ricorrenza della Giornata della Vittoria e del Ringraziamento patriottico e della Giornata dei Difensori croati, ovvero nel 27º anniversario dell’Operazione Tempesta si svolge oggi, 5 agosto, nella città dell’entroterra dalmata.
Le celebrazioni sono iniziate alle 6.30 con l’esecuzione dell’adunata. Due ore più tardi è stata aperta la mostra di mezzi ed equipaggiamenti militari esposti in città. Il cerimoniale vero e proprio è iniziato alle 9, quando ai piedi del Monumento alla Vittoria croata – Tempesta 95, in piazza dott. Ante Starčević, le delegazioni delle istituzioni, delle associazioni scaturite dalla Guerra patriottica e altri gruppi hanno deposto corone di fiori e lumi. Poi è stata celebrata una messa di suffragio al termine della quale le delegazioni si sono dirette verso lo stadio NK Dinara, dove si è svolto il programma solenne della commemorazione. Qui i reparti militari sono stati passati in rassegna dal Presidente della Repubblica e Comandante supremo delle Forze armate, Zoran Milanović. Contemporaneamente sulla Fortezza di Knin è stata issata la bandiera croata e intonato l’inno nazionale. A quel punto sono state fatte suonare le campane delle chiese cittadine e l’Esercito ha iniziato a sparare le salve di cannone, è stata letta la cronaca dell’Operazione Tempesta e sono stati elencati i nomi dei difensori croati caduti durante la medesima. Quest’anno sono stati pronunciati quattro discorsi ufficiali. A rivolgersi ai presenti sono stati il Capo dello Stato, il primo ministro Andrej Plenković, il presidente del Sabor, Gordan Jandroković e il generale in congedo Mladen Markač.

Le parole del premier e del Presidente

Il presidente Milanović e il premier Plenković uno di fianco all’altro a Knin. Foto Davor Puklavec /PIXSELL

Durante il suo discorso, il premier ha detto di essere fiero del fatto che la Croazia “tuteli le minoranze, riferendosi ai serbi che vivono nel Paese”. Poi ha respinto le accuse provenienti da Belgrado: “Non permetteremo che la guerra patriottica venga messa in cattiva luce, perché è stata una lotta per la libertà”. In questo senso, Plenković ha ricordato l’invasione in Ucraina, dove “si può capire quale sia il prezzo della libertà”. Il primo ministro ha concluso ribadendo che “sono false le accuse provenienti da Belgrado che la Croazia ha cacciato via i serbi”.

Dal canto suo il Presidente Zoran Milanović ha sottolineato che la Croazia “non ha nulla di cui vergognarsi. La Tempesta è stata un’azione militare legittima che ha portato alla liberazione del territorio croato occupato”.

Knin è stata poi sorvolata dalla pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare croata (HRZ), Krila oluje (Ali della tempesta), dagli elicotteri del Ministero della Difesa e del Dicastero degli Affari interni.
Alle 14 il programma predisposto dalla Città di Knin, che culminerà alle 21 quando inizierà il concerto della cantante Doris Dragović e successivamente quello della band Opća opasnost. Nella pausa tra le due esibizioni il cielo di Knin sarà illuminato dai fuochi d’artificio.

I festeggiamenti a Fiume. Foto Ivor Hreljanović
I festeggiamenti a Fiume. Foto Ivor Hreljanović
I festeggiamenti a Fiume
I festeggiamenti a Fiume
La fiaccolata al Castello di Tersatto

 

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