La Croazia e l’Italia condividono molte tradizioni, abitudini e anche modi di dire. Talvolta però emergono delle sottili differenze. In Italia le persone scaramantiche tendono a “toccare ferro” (in origine un ferro di cavallo, nda) per scongiurare una possibile sciagura. In Croazia in situazioni analoghe la tendenza è quella di toccare legno. A spiegare la ragione di questa differenza nella scelta del materiale “scaccia iella” è stato Hrvoje Hribar, direttore del Centro culturale-informativo di Zagabria (KIC). “In Italia si suggerisce di toccare ferro e non di bussare sul legno per evitare di ritrovarsi nella medesima situazione di Geppetto, che quando diede un colpetto a Pinocchio vide il burattino animarsi, sentendosi poi chiamare papà”, ha notato il regista, porgendo il benvenuto ai relatori e al numeroso pubblico della mostra-discussione intitolata “Il ruolo dell’industria del legno e del design nell’economia circolare – Scambio di buone prassi tra Italia e Croazia nella promozione di misure e iniziative innovative e smart” (The role of the wood industry and design in the circular economy – The exchange of best practices between Italy and Croatia in promoting innovative and smart measures and initiatives). L’evento, dedicato al design italiano nel contesto del tema attuale di economia circolare nel settore del legno, è stato organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Croazia e si è svolto oggi, martedì 26 settembre, alla Galleria Forum di Zagabria, gremita in ogni ordine di posti.

All’incontro hanno assistito tra gli altri Ana Čulo del Ministero croato dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile, la direttrice dell’Agenzia ICE di Zagabria, Sandra Di Carlo, il consigliere Ilario Schettino dell’Ufficio economico-commerciale dell’Ambasciata d’Italia, un nutrito gruppo di studenti, addetti al setore e persone interessate agli argomenti trattati.

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