Superlega, cosa succede dopo la sentenza? Ecco il progetto del torneo

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Superlega, cosa succede dopo la sentenza? Ecco il progetto del torneo

Superlega, ora che succede? La Corte di giustizia Ue con la sentenza di oggi certifica l’abuso di posizione dominante della Uefa e potenzialmente apre la strada a altre competizioni. Nella sentenza non c’è un via libera specifico alla ‘Super League’, così come è stata concepita dai promotori, ma è evidente che il panorama del calcio continentale sia destinato a cambiare, almeno a livello di equilibri.

“Da oggi i club saranno padroni del proprio destino”, dice Florentino Perez, presidente del Real Madrid e vero deus ex machina del progetto. Rispetto ad aprile 2021, quando la Superlega versione 1.0 è stata presentata, il quadro è radicalmente cambiato. All’epoca, il progetto venne presentato improvvisamente, con 12 club in un torneo ‘chiuso’.

L’opposizione immediata della Uefa e di diversi governi, quello britannico in primis, bloccarono l’iniziativa sul nascere. A sostenere l’idea, pubblicamente, sono rimasti Real Madrid, Barcellona e Juventus. Negli ultimi mesi, la società bianconera ha accennato all’iter per l’addio al progetto. Ora il progetto è nelle mani della società A22, il vettore che ha portato avanti il discorso e ora si pone come interlocutore.

L’organizzazione di un nuovo torneo parallelo non è da escludere. Tecnicamente, la competizione potrebbe vedere la luce in 1-2 anni, proprio mentre la Uefa vara la nuova Champions League che -ironia della sorte- somiglia per certi versi alla Superlega: dal 2024, addio alla fase a gironi e unico ‘campionato’ con 36 squadre (4 in più di quelle attualmente ammesse) che disputeranno almeno 8 partite a testa.

La Superlega propone una ‘torta’ diversa. “La nuova Superlega è una struttura di campionato costruita su una vera piramide paneuropea e composta da 64 club divisi in 3 categorie”, dice Hannes Reichart, Ceo di A22, facendo riferimento alle divisioni Star, Gold e Blue. In ciascuno dei tornei Star e Gold, saranno ammesse 16 squadre, divise in 2 gruppi da 8. Nel Blue, 32 club suddivisi in 4 gruppi da 8. Il calendario da settembre ad aprile prevede 14 match infrasettimanali, compatibili quindi con i calendari dei campionati nazionali. Le prime 4 classificate di ogni gruppo delle divisioni Star e Gold, così come le prime 2 di ogni gruppo della Blue, parteciperanno alla fase a eliminazione diretta di ciascuna divisione. Ogni ‘serie’ definirà il proprio campione alla fine del torneo.

Le due finaliste della Gold League saranno promosse nella Star, mentre le ultime 2 classificate dei gironi della prima categoria scenderanno di livello. Con lo stesso meccanismo, ci saranno promozioni dalla Blue alla Gold League con 2 retrocessioni. Alla Blue League, nella stagione successiva, saranno ammesse 20 nuove squadre in base ai risultati ottenuti nei campionati nazionali e questo garantirà il ricambio dell’organico e l’apertura della competizione a nuovi ingressi.

“La partecipazione è basata sul merito sportivo senza iscrizioni permanenti. La competizione femminile proposta includerà gli stessi elementi chiave dei campionati maschili. Il nuovo formato della Superlega porterebbe a partite emozionanti durante tutto l’anno, non solo una parte dell’anno: in un campionato con 14 partite ogni partita conta, i club che non si affrontano quasi mai tra loro ora lo faranno regolarmente sulla scena europea generando una rivalità ancora maggiore. Allo stesso tempo c’è ‘mobilità’ tra i campionati, con promozioni e retrocessioni. Rimane un forte legame continuo con i campionati nazionali e, infine, una fase a eliminazione diretta incredibile”, spiega Reichart.

Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base ad un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Prevista anche una piattaforma streaming per la visione gratuita di tutte le partite. “Per alcuni tifosi, guardare le partite è diventato troppo costoso e stiamo perdendo troppi appassionati. Vogliamo cambiare la situazione e questa è un’occasione unica”, dice Reichart. “A22 propone di creare una piattaforma per guardare i match gratis”, dice preannunciando la nascita di una piattaforma che sarebbe sostenibile grazie alla pubblicità.

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