E’ salito ad almeno 5.200 morti e 8.226 dispersi il bilancio delle vittime delle terribili alluvioni che hanno colpito la Libia orientale, e in particolare la città di Derna, dopo l’arrivo dell’uragano Daniel. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Interni del governo della Libia orientale, Tariq Al-Kharraz, citato dai media locali. Il portavoce sostiene che “l’assenza di mezzi avanzati per allertare i cittadini ha contribuito al disastro”.
Disaster unfolding in Libya 🇱🇾
on the back of Storm Daniel (linked to the system which recently flooded Greece). This footage is from Derna on the north coast of Libya.More than 2,000 people in Libya are feared dead. Details are still emerging.pic.twitter.com/ukbPKFgGS5
— Scott Duncan (@ScottDuncanWX) September 11, 2023
Secondo il ministero della Sanità il bilancio potrebbe aggravarsi fino ad arrivare a 10mila morti. “Il numero delle persone scomparse è di migliaia e il numero dei morti potrebbe raggiungere i 10.000”, ha detto Othman Abdel Jalil, ministro della Sanità dell’amministrazione che controlla la parte orientale della Libia, al canale televisivo Al-Massar.
Interi quartieri sono stati spazzati via a Derna. Più di 700 corpi sono ammucchiati nel cimitero in attesa di essere identificati e secondo le autorità sanitarie locali risultano disperse almeno 5.000 persone. “La situazione nella città di Derna sta diventando sempre più tragica e non esistono statistiche definitive sul numero delle vittime”, ha detto Jalil. “Molti quartieri restano inaccessibili”.
La Croce Rossa aveva parlato in precedenza di “diecimila persone” che risultano disperse nella regione della Libia orientale. Tamer Ramadan, inviato in Libia per la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha fornito la cifra in un briefing delle Nazioni Unite a Ginevra, descrivendo il bilancio delle vittime come “enorme”.
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