(Adnkronos) –
L’Iran ha lanciato un attacco contro Israele usando centinaia di droni. Le prime news sono state diffuse sul social X dal giornalista di Axios, Barak Ravid, che ha citato quattro funzionari americani e israeliani. Poco dopo, il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha confermato in conferenza stampa che l’attacco della Repubblica islamica è partito.
“Ci vorrà del tempo prima che i droni lanciati dall’Iran entrino nel nostro spazio aereo”, ha detto Hagari. Le misure adottate da Israele prevedono la chiusura dello spazio aereo da mezzanotte alle 7 del mattino di domenica 14 aprile (le 6 in Italia).
Contemporaneamente, la tv di Stato iraniana ha confermato che le forze dei Guardiani della Rivoluzione hanno lanciato un attacco con droni contro Israele.
I Guardiani della Rivoluzione hanno quindi annunciato il lancio di “decine di droni e missili” verso “i territori occupati e le posizioni del regime sionista”, come ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, secondo cui si tratta della “risposta ai numerosi crimini commessi dal regime sionista, tra cui l’attacco alla sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco e il martirio di un gruppo di comandanti e consiglieri militari del nostro Paese in Siria”. Secondo i pasdaran, l’attacco è contro “obiettivi specifici all’interno dei territori occupati”.
L’account X della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, nella serata di sabato ha ripubblicato un video del suo discorso pronunciato in occasione dell’Eid al-Fitr, la festa di fine Ramadan, in cui annunciava che “il regime malvagio” sarebbe stato “punito” per l’attacco al consolato iraniano a Damasco.
Il piano di Israele prevederebbe di intercettare il maggior numero possibile di droni fuori dallo spazio aereo nazionale con l’aiuto degli Stati Uniti e di altri Paesi. Le forze armate, però, devono fare i conti anche con un’ondata di droni lanciati dallo Yemen, presumibilmente dai ribelli Houthi, alleati di Teheran.
In Israele è scattata l'”allerta totale”. Il portavoce delle forze di difesa israeliane ha precisato che “decine di aerei sono pronti al decollo”. Gli obiettivi dell’attacco iraniano contro Israele dovrebbero essere “non civili”, secondo funzionari israeliani citati dall’emittente Kan sulla base delle informazioni ricevute e delle valutazioni dell’intelligence.
“Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran. I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Lo Stato di Israele è forte, le Idf sono forti”, ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un discorso al Paese.
“Ho stabilito un principio chiaro: a chiunque ci farà del male, noi faremo del male. Ci difenderemo da ogni minaccia e lo faremo con calma e determinazione”, ha aggiunto il primo ministro, che ha espresso “apprezzamento” per gli Stati Uniti “per essere stati al fianco di Israele” e per “il sostegno del Regno Unito, della Francia e di molti altri Paesi”. “Restiamo uniti e, con l’aiuto di Dio, insieme sconfiggeremo tutti i nostri nemici”, ha aggiunto Netanyahu.
Negli stessi minuti, l’aereo di Stato ‘Ala di Sion’ è decollato dalla base di Nevatim, nel sud di Israele, come mostrano i dati dei siti web di monitoraggio dei voli. L’aereo, costruito per il premier Netanyahu, non è mai stato utilizzato ufficialmente.
Intanto, Israele ha varato nuove regole per la popolazione civile. Le scuole resteranno chiuse domenica 14 aprile (primo giorno della settimana) e lunedì, come ha stabilito il Comando del fronte interno. Le nuove disposizioni, che sono valide dalle 23 di sabato 13 aprile alle 23 di lunedì, prevedono anche il divieto di assembramento oltre mille persone. Ulteriori restrizioni sono state previste nelle zone vicino Gaza.
Mentre negli Stati Uniti il presidente degli Stati Uniti è tornato in anticipo alla Casa Bianca “per consultazioni con il suo team di sicurezza nazionale sugli eventi in Medio Oriente”, Israele ha reso noto di aver ricevuto da Washington e dagli alleati “nuove capacità” per difendersi dall’attacco iraniano, come ha indicato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant.
“Stiamo monitorando da vicino un attacco pianificato da parte dell’Iran e dei suoi proxy contro lo Stato di Israele. Negli ultimi giorni abbiamo rafforzato la nostra difesa aerea e il nostro schieramento offensivo”, ha affermato Gallant in una nota. “Abbiamo aggiunto nuove capacità sulla terra, in cielo, in mare, nell’intelligence, all’interno dello Stato di Israele insieme ai nostri partner, guidati dagli Stati Uniti”, ha aggiunto.
“L’Iran ha iniziato un attacco aereo contro Israele. Il presidente Biden è regolarmente aggiornato sulla situazione dal suo team di sicurezza nazionale e si incontrerà con loro questo pomeriggio alla Casa Bianca”, ha detto in una nota la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, secondo cui “il suo team è in costante comunicazione con i funzionari israeliani e con altri partner e alleati”.
“È probabile che questo attacco si svolga nell’arco di diverse ore”, ha affermato Watson, ribadendo che Biden “è stato chiaro: il nostro sostegno alla sicurezza di Israele è ferreo. Gli Stati Uniti saranno al fianco del popolo di Israele e sosterranno la loro difesa contro le minacce dell’Iran”.
La premier Giorgia Meloni segue con “grande attenzione” l’attacco sferrato dall’Iran a Israele. Appresa la notizia, la presidente del Consiglio -riferiscono fonti di Palazzo Chigi- ha sentito telefonicamente il vicepremier e ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani, il responsabile dellla Difesa Guido Crosetto e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano.
“Seguiamo con attenzione e preoccupazione quanto sta accedendo in Medio Oriente. Sono in costante contatto con le ambasciate d’Italia a Tel Aviv e a Teheran. Sentiti il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa, il Governo è pronto a gestire qualsiasi tipo di scenario, ha scritto Tajani su X.
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