(Adnkronos) – Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede maggiori aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza. Il testo è stato approvato con il voto favorevole di 13 Paesi membri, mentre gli Stati Uniti e la Russia si sono astenuti.
La risoluzione approvata dopo giorni di negoziati, un veto posto dagli Stati Uniti e il timore di un secondo stop, prevede ”pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi in tutta la Striscia di Gaza per un numero sufficiente di giorni per consentire un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli”. Il testo della risoluzione presentata dagli Emirati Arabi Uniti su Gaza è stato ”ammorbidito” per poter essere finalmente approvato oggi. Di fatto non chiede un cessate il fuoco immediato, ma stabilisce quando e come portare maggiori aiuti a Gaza. Nel testo concordato è scritto anche quando e come creare le condizioni per porre fine o almeno sospendere i combattimenti nella Striscia di Gaza.
Il punto di maggior attrito tra i Paesi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stato sul ruolo di Israele nel decidere quali aiuti possono arrivare e se chiedere un cessate il fuoco, la cessazione o la sospensione delle ostilità.
“Hamas non ha alcun interesse a una pace duratura” a Gaza. A dichiararlo, dopo l’approvazione della risoluzione su Gaza, è stata Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, accusando Hamas di essere “determinata a ripetere gli orrori” del 7 ottobre “ancora e ancora”. Gli Stati Uniti, ha poi aggiunto, sostengono il diritto di Israele di “proteggere il suo popolo da atti di terrorismo”.
“Dobbiamo lavorare per un futuro in cui israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace, questa è l’unica via da seguire”, ha affermato. Gli Stati Uniti, ha concluso, sono “delusi e sconvolti” dal fatto che la risoluzione stessa e alcuni membri del Consiglio di Sicurezza non siano riusciti a condannare il “terribile attacco terroristico”.
L’ambasciatore russo all’Onu da parte sua ha condannato quella che ha definito una condotta “vergognosa, cinica e irresponsabile” da parte degli Stati Uniti per aver precedentemente posto il veto alle bozze di risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Intervenendo durante la sessione dell’esecutivo Onu, l’ambasciatore Vasily Alekseyevich Nebenzya ha accusato gli Stati Uniti di “evitare ogni responsabilità” e di “trascinare intenzionalmente il processo negoziale”.
Nebenzya, che ha presentato un progetto di emendamento al Consiglio prima del voto, ma se lo è visto respingere, ha parlato di una bozza ‘inefficace’ che consente a Israele di continuare a operare come meglio crede a Gaza.
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