Croazia, Pronto soccorso a un passo dallo sciopero

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Croazia, Pronto soccorso a un passo dallo sciopero
La sede regionale della Centro di medicina d’urgenza. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Gli operatori dei Pronto soccorso croati sono sul piede di guerra e annunciano la possibilità di scioperare. L’insoddisfazione del sindacato è stata resa pubblica in seguito alla proposta da parte del governo riguardante i nuovi coefficienti per gli enti statali e pubblici. I sindacati di categoria affermano che non sono disposti ad accettare le nuove misure e che di conseguenza sono pronti ad avviare una agitazione.

In Croazia, dove già i giudici stanno scioperando, un’ulteriore contestazione rischierebbe di portare il Paese al collasso.

“Siamo delusi, nemmeno arrabbiati, nei confronti del sistema e delle promesse a vuoto riguardo alle nuove direttive legate ai coefficienti per i dipendenti del Pronto intervento. Delusi anche nei confronti di certi nostri colleghi sindacalisti, che quando dovevano alzare il tono della voce hanno invece taciuto – è quanto scrive Danijel Šota, presidente dell’Associazione croata dei dipendenti dei Prronto soccorso, sul profilo Facebook della stessa. – Cosa c’è di male in questa direttiva? Praticamente tutto. Per quanto la paga al netto venga alzata, questa non segue i rincari dovuti all’inflazione e non vengono presi in considerazione tutti i tagli subiti precedentemente”.

L’attacco continua poi: “È evidente, se non vomitevole, l’aumento dei coefficienti dei direttori. Un operatore sociale o un economista percepiscono il doppio dello stipendio rispetto a un chirurgo o a un internista, solo perché sono politicamente legati al loro posto di lavoro. È per questo motivo che gli ospedali, gli ambulatori e le cliniche pubbliche sono in forte perdita?”

Il commento prosegue con un’ulteriore condanna alle nuove norme varate dal governo: “Un autista del pronto soccorso ha il coefficiente pari a 1,6, mente quello di una guida turistica equivale e 1,7? Un fotografo 1,55, e un fotografo esperto 1,77? Oppure un marinaio e un autista dell’ambulanza hanno lo stesso coefficiente?”

Danijel Šota non le manda a dire nemmeno per quanto riguarda la proposta dei nuovi turni dei medici di base: “Chi ha chiesto i turni di servizio? Perché il ministro non spiega che questi equivalgono a un doppio orario di lavoro? Di quanto aumenterà effettivamente la paga degli operatori sanitari quando si toglierà l’aggiunta dovuta al Covid? E per quanto concerne i bonus per lo stress, la mole di lavoro, il peso psicofisico, il lavoro notturno e a turni?”.

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