Il ministro degli Esteri croato, Gordan Grlić Radman, e il capo della diplomazia italiana, Antonio Tajani, hanno espresso il loro accordo sull’importanza della stabilità nella regione del sud-est europeo durante un incontro tenutosi oggi, martedì 27 febbraio, a Zagabria.

Grlić Radman ha sottolineato l’importanza di mantenere un’attenzione costante sui Balcani occidentali, definendoli un vicinato comune che richiede impegno e supporto continuo da parte di Croazia e Italia. Ha inoltre ringraziato il ministro Tajani per aver ospitato di recente un incontro di rappresentanti dei Balcani occidentali e dei ministri dei Paesi della regione a Roma.

Tajani ha ribadito l’importanza della stabilità nella regione dei Balcani occidentali, affermando che è nell’interesse dei due Paesi assicurare un vicinato sicuro e stabile. Ha anche sottolineato la necessità di evitare interferenze da parte di attori esterni, come la Russia e i Paesi asiatici, nei Balcani.

Alla riunione hanno partecipato anche altri membri dei governi croato e italiano, tra cui i ministri dell’Economia e rappresentanti di vari ministeri di entrambi i Paesi, nonché il vicepresidente del Sabor e rappresentante della CNI al Parlamento di Zagabria, Furio Radin.

È stata evidenziata la cooperazione economica tra Croazia e Italia, che è stata descritta come estremamente significativa e in costante crescita.

Sia Grlić Radman che Tajani hanno sottolineato l’importanza delle relazioni bilaterali e della collaborazione su questioni di politica estera, con un particolare accento sulla situazione nel Medio Oriente, in Ucraina e nei Balcani occidentali.

Il premier croato, Andrej Plenković, ha incontrato Tajani in precedenza durante la giornata, congratulandosi con lui per la sua recente nomina a capo del partito Forza Italia. Plenković ha sottolineato il significato dei rapporti tra Croazia e Italia, evidenziando il loro status di Paesi vicini e amici con legami storici e culturali profondi.

Inoltre, è stato menzionato l’accordo tra i due Paesi sul confine per quanto concerne i rispettivi spazi economici esclusivi, considerato un passo significativo verso la promozione della cooperazione bilaterale.