Željko Sopić: «Saranno 90 minuti complicati»

Dopo due giorni di riposo il Rijeka si è rimesso ieri al lavoro per preparare al meglio la trasferta di domenica in casa dell’Istra 1961. L’allenatore Željko Sopić, che ha approfittato della mini pausa per godersi Udinese-Inter, invita i suoi alla massima prudenza, pensando solo alla prossima partita

0
Željko Sopić: «Saranno 90 minuti complicati»
Željko Sopić non vuole guardare troppo lontano e per momento pensa soltanto alla partita del Drosina. Foto: RONI BRMALJ

La vittoria con l’Hajduk ha portato ulteriore fiducia ed entusiasmo a Rujevica, al punto tale che l’allenatore Željko Sopić ha concesso alla squadra due giorni di riposo per festeggiare il successo nel derby dell’Adriatico e rilassarsi un po’ con le rispettive famiglie. Da ieri invece per il Rijeka è iniziata ufficialmente la “missione Pola”, che vedrà domenica sera i fiumani impegnati al Drosina contro l’Istra 1961. Una partita mai facile o banale, per quanto forse i risultati degli ultimi anni suggeriscano spesso il contrario. L’1-1 dello scorso 20 ottobre deve mettere in guardia i più ottimisti, soprattutto ora che sulla panchina di casa c’è uno come Paolo Tramezzani, che conosce benissimo il proprio mestiere e sa “leggere” le partite.

Il suo collega da parte quarnerina, Željko Sopić, ha trascorso le due giornate di riposo a Zagabria, trovando tuttavia il tempo per un blitz al Bluenergy Stadium e assistere in prima persona a Udinese-Inter. Per gustarsi lo spettacolo della Serie A, ma forse anche per farsi venire qualche nuova idea tattica prendendo magari esempio da Simone Inzaghi che, come lui stesso, si ritrova in vetta della classifica. Per la squadra di Inzaghi il titolo è ormai cosa fatta, per il Rijeka invece ci sarà ancora da sudare le proverbiali sette camicie. La Dinamo, con una partita da recuperare, è potenzialmente lì dietro, a due punti.
“Al 5 maggio non ci penso per nulla, parliamo di futuro remoto. L’unico pensiero che ho per la testa è la partita con l’Istra 1961 – dice senza mezzi termini –. Andiamo passo per passo, altrimenti rischiamo di inciampare. Pola è un campo difficile e l’Istra è sicuramente un avversario da prendere con il massimo della serietà. Saranno novanta e passa minuti complicati e dispendiosi sia come energia fisica che mentale”.

«Tribuna est chiusa? Un loro diritto»
Al Drosina il Rijeka giocherà praticamente in “casa”, con il solito esodo verso la città dell’Arena. Che avrebbe potuto essere anche maggiore se l’Istra avesse aperto la tribuna est, come auspicato giorni fa anche da Sopić. “Loro hanno tutto il diritto di non accettare la nostra richiesta. In sostanza mi aspettavo una risposta del genere da parte dell’Istra. La risposta dei Demoni? In tutta sincerità, non comunico con le tifoserie in quanto faccio l’allenatore. Però, sempre dall’alto della mia carica, ho il diritto di pregare i nostri amici sportivi dell’Istra 1961 a venire incontro ai nostri tifosi. Poi, come già detto, è un loro pieno diritto rifiutare la richiesta personale o del club. Non c’è alcun problema in merito e tutti amici come prima. Peccato, perché penso che uno stadio, a prescindere di quale si tratti, è molto più bello da vedere pieno che mezzo vuoto”.
Come detto, il Rijeka è tornato al lavoro ieri. Nella seduta mattutina c’era tuttavia qualche assenza di troppo, ma comunque giustificata. Di che cosa si è trattato? A spiegarlo è lo stesso Sopić: “Ai nostri quattro giocatori di fede musulmana che hanno festeggiato ieri l’ultimo giorno del Ramadan ho concesso una mattinata libera di modo che possano andare alla moschea per il rito religioso. Non è certo un problema venire loro incontro in casi del genere. Per il resto nessuno mi ha segnalato problemi fisici o di salute, anche se bisognerà aspettare giovedì per avere un quadro più preciso in merito. Da quel momento partirà la vera preparazione per la gara con l’Istra 1961”, conclude Sopić in merito al derby di domenica sera.

Fruk secondo in Europa per gli assist
Toni Fruk non segna tanto, ma fa spesso segnare i compagni di squadra. Secondo Transfermarkt.de, la mezzapunta del Rijeka è al momento al secondo posto dell’apposita classifica europea degli assist-man. Per lui sono 15 in 26 partite disputate, appena uno in meno di Camaron Puertas dell’Union SG, che di presenze ne ha però totalizzate quattro in più. A pari merito con Fruk troviamo Haris Hajradinović, centrocampista bosniaco del Kasimpasa. Toni è inoltre secondo al mondo per il numero degli assist stagionali tra gli Under 23. Davanti, di appena una lunghezza, Ricardo Saul Monreal del club messicano Necaxa.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display