Tramezzani: «Mi pare di essere in una famiglia»

Alla vigilia del match di oggi contro l’Osijek (Drosina, ore 15) presentato il nuovo allenatore dell’Istra 1961. «Sono contento per l’opportunità di lavorare in un club serio»

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Tramezzani: «Mi pare di essere in una famiglia»
Paolo Tramezzani e Saša Bjelanović alla presentazione del nuovo tecnico. Foto: Fredy Poropat

Alla vigilia della partita interna con l’Osijek, valevole per il 22º turno della Supert Sport HNL (oggi, ore 15) allo stadio Drosina è stato presentato ufficialmente il nuovo allenatore dell’Istra 1961, Paolo Tramezzani. Il 53.enne tecnico di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) è succeduto allo spagnolo David Català, esonerato dopo la pesante sconfitta con il Rijeka (3-0) e ha diretto il suo primo allenamento mercoledì pomeriggio nel nuovo centro sportivo a Valle. Presente ovviamente alla “prima” il direttore sportivo Saša Bjelanović, che in pratica dopo aver ottenuto il benestare da parte del Gruppo Baskonia – Alavès, ha individuato a tempo di record il sostituto del tecnico iberico. “Si tratta del terzo allenatore che ha preso in mano la squadra dell’Istra 1961 in questa stagione – ha ricordato Bjelanović –, il che indica che le cose sinora non sono andate per il verso giusto. In quanto alla carriera di calciatore e allenatore sarebbe superfluo spendere troppe parole su Tramezzani, che si è messo in mostra in entrambi i ruoli e che ha una grande esperienza alle spalle. Semplicemente ci siamo trovati in una situazione dove le cose si sono perse nel momento in cui pensavamo di essere sulla buona strada. A parte la pessima posizione in classifica, sta di fatto che non vogliamo accettare la situazione attuale, e nonostante il fatto che non ci sono imperativi in quanto a piazzamento abbiamo deciso di a voltare pagina e dare nuovi stimolo, energia e forza ai giocatori. Ci attendono ancora 15 partite, e siamo convinti che con le idee e le visioni del nuovo allenatore si può migliorare il risultato in questa stagione. Come società ci siamo proposti tre fini: quello di investire nell’infrastruttura, tanto che nell’ultimo anno abbiamo ‘speso’ oltre un milione e mezzo di euro, nello sviluppo e nell’ingaggio di calciatori giovani e di prospettiva e infine ottenere sul campo un risultato dignitoso. Obiettivi che certamente saranno raggiunti se continueremo a seguire questa politica”, ha detto il direttore sportivo.

“Sono molto contento di essere qui – ha esordito Tramezzani –, per aver fatto ritorno in un campionato che ho apprezzato e in un Paese dove assieme alla famiglia ci siamo trovati molto bene. Inoltre, sono felice anche per l’opportunità di lavorare in un club in cui credo molto, che mi è sembrato subito molto serio, che mi dà l’opportunità di lavorare soprattutto con dei giocatori giovani, il che mi è sempre piaciuto anche nelle passate esperienze. C’è bisogno di lavorare, di trasmettere alcune cose nel modo in cui abbiamo già iniziato a farlo: con grande entusiasmo, passione, energia e grande umiltà. Sono arrivato tre giorni fa, e l’impatto iniziale e ambientale, con le persone del club che ho avuto modo di conoscere, con lo staff che è rimasto qui e che lavorerà con me, e anche con i giocatori è stato bello. È stato un po’ come sentirsi a casa. Ho vissuto delle belle emozioni e l’impressione in questi giorni è quella di essere come in una famiglia. È molto importante il fatto che ci sia un’unione d’intenti, che si vuole essere tutti assieme, crescere e migliorare, e infine sono contento come uomo e persona di quello che ho trovato. Ho l’impressione che si possa fare un buon lavoro da qua sino alla fine della stagione”.
In merito al campionato croato, Tramezzani ha puntualizzato che dall’episodio vissuto all’Hajduk, al quale è ancora legato sentimentalmente, ha continuato a seguirlo, e che ha una buona conoscenza dell’Istra 1961, guardata in diverse circostanze nelle ultime due stagioni. “Non voglio fare dei paragoni rispetto alla rosa dell’anno scorso – ha proseguito Tramezzani –, e indipendentemente dai punti ottenuti, dai risultati e dalle prestazioni sono convinto che questa squadra, nonostante sia molto giovane, quest’anno sia molto competitiva e coperta in diverse ruoli e posizioni, forse ancor di più dell’anno scorso. Quello che voglio fare innanzitutto è mettere in condizioni i giocatori di esprimersi al meglio, indifferentemente dal modulo tattico e da quelle che saranno alcune scelte; cercare di coinvolgere tutti, compresi i calciatori giovani, diversi dei quali sono dei buoni talenti che possono avere un bel futuro, ma anche pensando, guardando e facendo delle valutazioni pure sulla prossima stagione”, ha detto Tramezzani, che parlando dell’undici di partenza deciderà dopo l’allenamento mattutino del prepartita. Non dovrebbero esserci dei grandi cambiamenti rispetto alle ultime uscite, a sua detta, per sfidare un avversario molto difficile, rilevando che come al solito affronta ogni nuovo impegno con fiducia.

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