Tina Marčelja: «La medaglia? Non me l’aspettavo»

ORIENTAMENTO SUBACQUEO Agli Europei di Jablonec la 17.enne studentessa della SMSI di Fiume ha conquistato il bronzo nella disciplina M Course

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Tina Marčelja: «La medaglia? Non me l’aspettavo»
Tina Marčelja viene premiata per il terzo posto. Foto: archivio personale

La città di Jablonec nad Nisou, in Repubblica Ceca, ha ospitato la scorsa settimana l’edizione 2023 dei Campionati europei juniores e seniores di orientamento subacqueo. Tra le nazioni partecipanti figurava anche la Croazia, che ha fatto registrare un successo storico. Della spedizione ha fatto parte pure la 17.enne fiumana Tina Marčelja, studentessa del quarto anno dell’indirizzo matematico-scientifico della SMSI di Fiume. Marčelja, membro del KPA 3. Maj di Fiume, ha fatto rientro dalla Repubblica Ceca con una medaglia appesa al collo, quella di bronzo conquistata nella disciplina M Course. Nella stessa gara il titolo continentale è andato a Ema Ivetić di Medolino, che alla fine di ori ne ha vinti altri due (anche un bronzo) laureandosi la migliore in assoluto alla rassegna continentale. Al ritorno di Tina a Fiume, e alla vigilia della (ri)partenza alla volta della Repubblica Ceca (Praga) stavolta per il viaggio di maturità, le abbiamo voluto fare i complimenti e farci raccontare un po’ come sono andate le cose…

Le sensazioni saranno sicuramente positive…
“Mi sono presentata alla competizione senza grandi aspettative in quanto per me l’importante era fare innanzitutto nuove esperienze. Si tratta soltanto del mio secondo Europeo e di conseguenza posso dire di essere un po’… nuova nell’orientamento subacqueo. Sotto sotto speravo in una medaglia? In tutta sincerità, no. Mi sono presentata all’appuntamento piuttosto rilassata, senza grandi imperativi o false speranze. Poi, però, è arrivata questa medaglia e ne sono ovviamente felicissima”.

Agli Europei hai partecipato a diverse gare. Alcune sono andate benissimo, altre ovviamente un po’ meno. In una è arrivato anche il bronzo.
“Ho preso parte in pratica a tutte le discipline individuali, perché c’è anche la gara delle coppie e quella a squadre. Nel M Course ho conquistato la medaglia di bronzo. Parliamo di una disciplina nella quale non è tanto importante la velocità dell’atleta quanto l’orientamento, o meglio dire la precisione. C’è, ad esempio, una linea larga 30 metri, 15 a destra e altrettanti a sinistra, nella quale entrare nel tratto finale. Io l’ho presa benissimo, in pratica entrando nello zero, anche se non ero velocissima. Però è bastato per il bronzo. Nella prova 5 Punti e Parallel non è andata così bene, ma un sesto e un nono posto mi soddisfano comunque”.

Le premesse per un futuro roseo ci sono tutte…
“A differenza del nuoto pinnato in piscina, nell’orientamento subacqueo ho ancora tre anni da juniores visto che in teoria si passa alla categoria seniores appena a 22 anni. Allenandomi bene ho sicuramente margini di miglioramento”.
Se non sbaglio, due anni fa hai cambiato allenatore.
“Sì, dal momento che ero passata al club 3. Maj. Mi trovo benissimo, sono molto soddisfatta di Damjan Brižić. Credo che questo risultato sia anche merito dei suoi metodi di lavoro”.

La coppia del 3. Maj: Tina Marčelja e Josip Štefanić. Foto: archivio personale

Tornando all’Europeo, per la Croazia è stato un successo memorabile.
“Abbiamo stravinto il medagliere. Nella categoria juniores femminile ci siamo in pratica aggiudicati tutti i titoli continentali individuali e quello a coppia nella disciplina Monk. A livello di nazionale sono arrivati in totale ben cinque ori. A proposito di nazionale, ci terrei a dire che eravamo, anzi siamo un gruppo straordinario, in pratica una famiglia fuori e dentro il campo di gara. Andiamo tutti molto d’accordo e ci sacrifichiamo l’un per l’altro”.
Lo scorso anno hai partecipato agli Europei di nuoto pinnato, pochi giorni fa a quelli di orientamento sportivo. Ci spieghi un po’ la differenza tra queste due discipline?
“Mettiamola così: nell’orientamento sportivo si deve anche… pensare e ragionare un po’. È una disciplina incentrata in parte sulla tattica. Nel nuoto pinnato in piscina conta invece la velocità. In pratica nuoti, effettui la virata e lotti contro il cronometro. In quanto all’attrezzatura, le monopinne sono universali. Stesso discorso per le bombole, che si possono usare anche in piscina. Nell’orientamento sportivo c’è comunque l’aggiunta della bussola e del contametri di precisione”.

Adesso che la stagione è finita ti riposerai finalmente un po’…
“Sì, prima ho il viaggio di maturità a Praga e poi rifiaterò in vista dell’inizio del nuoto in piscina a fine ottobre o inizio novembre”.

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