Robert Murić «Io un talento inespresso? Datemi tempo»

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Robert Murić «Io un talento inespresso? Datemi tempo»

FIUME | È noto soprattutto per il fatto di essere considerato un talento inespresso, partito giovanissimo dalla Dinamo Zagabria per approdare all’Ajax. Robert Murić è stato presentato ieri a Rujevica, dove domenica ha seguito dalla tribuna la partita che il Rijeka ha perso per 3-1 con il Gorica. Ivan Mance, vicedirettore sportivo del club fiumano, ne parla così: “Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare di Murić attraverso i media, ora vogliamo vederlo all’opera sul terreno di gioco. Credo che sia arrivato il momento nella sua carriera di esprimersi sul manto erboso e non sui giornali. Sappiamo quelle che sono le sue potenzialità e siamo convinti di aver fatto una buona scelta. Speriamo che Robert possa darci quello di cui sono stati capaci altri giocatori che si sono affermati con la maglia del Rijeka dopo averci provato giovanissimi all’estero. Ce ne sono stati diversi ad aver trovato a Fiume un luogo in cui crescere prima di affermarsi all’estero”.

Per farlo, Murić avrà due anni e mezzo di tempo, cioè la durata del contratto che lo vincola al Rijeka, con opzione per un’altra stagione. Anche se è passato attraverso Ajax, Pescara e Braga, tutte squadre che militano in campionati importanti, non ha giocato tantissimo, anzi. Anche per questo motivo è naturale chiedergli quali fossero i motivi che gli hanno impedito di affermarsi. Prima, però, Murić ha parlato delle sue impressioni: “Non ho ancora avuto modo di conoscere la città, mentre a proposito del club avevo già in precedenza parlato con alcuni giocatori. Ho giocato con Župarić nel Pescara ed è stato anche lui tra quelli che mi hanno suggerito questa via. So che qui si lavora bene. Conosco, inoltre, Capan, Pavičić e Halilović, con i quali ho giocato nella Dinamo. Non saprei che dire del mio passato nelle altre squadre, ma spero che nei prossimi mesi saprò dimostrare perché mi trovo qui. All’Ajax ho imparato tanto con Frank de Boer e soprattutto con Dennis Bergkamp, allenatore e vice, giocando nella seconda squadra. Quindi sono andato in Italia per trascorrere un anno al Pescara, ma trovando poco spazio a disposizione. Dopo il ritorno all’Ajax ho scelto il Portogallo, e non è stato un gran periodo al Braga. Ci sono state delle altre offerte, però mi è stato consigliato di venire al Rijeka. Ora posso soltanto promettere che ce la metterò tutta”.
Robert Murić gioca da attaccante e predilige la fascia destra. Come mancino, dice di essere pronto a giocare anche dalla parte opposta, qualora dovesse deciderlo l’allenatore. Il tecnico Igor Bišćan dice di averlo trovato in buone condizioni e che già domenica potrebbe trovarsi nel referto. “Mi sento pronto per dare una mano alla squadra per ritrovare la via della vittoria”, conferma il neoarrivato.
Dopo due partite giocate, quella pareggiata con lo Slaven Belupo in trasferta e quella persa in casa con il Gorica, per il Rijeka c’è nel fine settimana la sfida fuori casa con l’Inter.
Oggi verrà presentato alla stampa fiumana, per la seconda volta in pochi anni, Ivan Tomečak, già protagonista nel Rijeka dell’”era Kek”, in cui ha vinto Coppa Croazia, Supercoppa e conquistato la qualificazione alla fase a gironi in Europa League, eliminando lo Stoccarda.

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