Rijeka, stasera conta solo vincere

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Rijeka, stasera conta solo vincere

FIUME | Matjaž Kek è un allenatore che non ama “scegliere” le partite, definendole tutte importanti allo stesso modo. Stavolta, però, anche il tecnico sloveno non può esimersi dal presentare la gara di ritorno del terzo turno preliminare di Europa League come cruciale per il prosieguo della stagione del Rijeka (e non soltanto dall’aspetto sportivo, ma anche e soprattutto da quello finanziario). Stasera (fischio d’inizio alle ore 20.45, diretta su Arenasport 1) a Rujevica si partirà dal prezioso 1-1 ottenuto sette giorni fa in casa del Sarpsborg, un risultato che induce all’ottimismo, ma che può essere allo stesso tempo molto pericoloso. In Norvegia il Rijeka ha dimostrato di essere tecnicamente superiore, peccando tuttavia troppo in fase di realizzazione – un po’ come accaduto con l’Hajduk – e faticando in alcuni frangenti a trovare il bandolo della matassa.
“Abbiamo già avuto modo di sincerarci della qualità e del modo di giocare dell’avversario. Il Sarpsborg ha confermato di saperci fare e non va assolutamente sottovalutato. In occasione della trasferta di San Gallo ha dimostrato di sapersi difendere con ordine e di essere molto bravo e pericoloso nella fase di transizione – avverte Kek –. Ovvio, però, che il nostro unico pensiero è di trovare la via per arrivare a un risultato che ci consenta di superare il turno. I ragazzi sono ottimisti e l’atmosfera è positiva: direi che ci sono tutti gli ingredienti necessari per fare qualcosa di importante. Colgo l’occasione per invitare i nostri tifosi a darci una mano, come del resto fatto sempre finora. Insieme possiamo superare anche quest’ostacolo”.
A rovinare un po’ la vigilia della sfida sono le notizie che arrivano dall’infermeria. Kek fa il punto della situazione: “Gorgon e Zuta non si sono allenati martedì e nelle prossime ore cercherò di capire se riusciranno o meno a recuperare in tempo per la contesa”. L’impressione è che entrambi saranno regolarmente in campo dall’inizio.

Alcune cose da correggere
Prima e dopo l’andata in Norvegia si è parlato molto di quanto il campo con erba sintetica a Sarpsborg abbia inciso sulla partita e sull’esito finale. “A mio avviso, più che il campo artificiale il problema è stato la sua larghezza, inferiore rispetto ai terreni standard. In questo modo il pressing attuato dai norvegesi ha avuto maggiore successo – analizza il tecnico stiriano –. A tale proposito, dobbiamo correggere alcune cose che non hanno funzionato bene. Qui mi riferisco soprattutto al fatto di tenerli lontani dai nostri sedici metri, come pure evitare spiacevoli situazioni su calci da fermo. Non è possibile che di dieci duelli loro ne vincano sette”, conclude Kek, prima di rispondere con una battuta alla domanda di un giornalista: “Come curare la… sterilità in attacco? In due modi: andare in farmacia facendoti dare dei medicinali oppure allenandoti. Io preferisco il secondo, cercando di potenziare la qualità individuale e la concentrazione. Ho detto e ribadito più volte che durante le sedute di lavoro vedo tanta applicazione, voglia e impegno da parte dei ragazzi. Però, una cosa sono gli allenamenti e un’altra la partite. Quei novanta minuti sono il prodotto finale, che ci indica quanto qualitativamente buono sia stato il processo di lavoro”.

Heber: «Servono cuore e testa»
Ad affiancare il tecnico alla tradizionale conferenza stampa che precede l’incontro è stato il brasiliano Heber. “Il Sarpsborg ha in rosa alcuni giocatori fisicamente molto possenti. Inoltre, hanno una certa qualità tecnica – dice l’attaccante –. Da quello che abbiamo avuto modo di vedere si affidano molto sui lanci lunghi e sono pericolosi sui calci da fermo. Noi, però, giochiamo in casa, siamo favoriti e vogliamo fortemente la qualificazione alla prossima fase di Europa League. Dobbiamo giocare con il cuore, ma soprattutto con la testa. Abbiamo tanta qualità e sono pienamente convinto che il Rijeka sia superiore al Sarpsborg, però dobbiamo dimostrarlo in campo e non soltanto a parole. Da parte loro mi aspetto una gara di contenimento, con possibili ripartenze. Noi dovremo essere bravi a trovare i varchi giusti, ma senza sbilanciarci. Le occasioni da gol arriveranno sicuramente e spero anche di potermi sbloccare. Comunque, non la ritengo una priorità, a patto che la squadra vinca. Quando so di giocare bene e ho la testa sgombra, allora sono felice. La sostituzione con l’Hajduk? Fisicamente stavo bene, sarà che l’allenatore non era soddisfatto di quanto stavo facendo. Devo cercare di fare meglio e indurlo così a non farmi uscire anzitempo. Però è il tecnico quello che decide, anche perché in panchina abbiamo giocatori in grado di risolvere la partita”.

Biglietti: oggi la libera vendita
Come reso noto dalla società, fino a ieri mattina sono stati venduti circa 4.000 biglietti riguardanti esclusivamente gli abbonati (la cosiddetta “vendita protetta”, che ha creato onestamente parecchi malumori tra i tifosi), ma a giudicare dalle code che si sono viste anche nel pomeriggio non c’è dubbio che stasera lo stadio di Rujevica presenterà il tutto esaurito, come successo già giorni fa in occasione del derby dell’Adriatico con l’Hajduk. Oggi, dalle ore 14 alle biglietterie inizia la libera vendita, con i tagliandi che si possono acquistare anche su Internet all’indirizzo ulaznice.hr.

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