Rijeka. «Ripetere il derby con l’Hajduk»

A sei giornate dalla fine la lotta per l’Europa rimane apertissima. I biancocrociati non possono permettersi passi falsi perché ogni punto può risultare determinante

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Rijeka. «Ripetere il derby con l’Hajduk»
Andrija Vukčević. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

L a battuta d’arresto nel cortile del Gorica è stata indolore. In termini di classifica è infatti cambiato poco o nulla, con il Rijeka sempre terzo e le inseguitrici incapaci di sfruttare l’occasione. In casa biancocrociata la parola d’ordine è comunque riscatto, non tanto per la sconfitta in sé quanto piuttosto per la prestazione, decisamente al di sotto degli standard abituali nella seconda parte di stagione. L’occasione per ritrovare il sorriso e tornare a macinare punti è stasera, quando a Rujevica arriverà la Lokomotiva nel posticipo della 31ª giornata della SuperSport HNL (calcio d’inizio alle 18). I lanciatissimi “tori” hanno inflitto la terza sconfitta a Sergej Jakirović sulla panchina fiumana. I precedenti stop con Slaven Belupo e Dinamo non avevano lasciato alcuna scoria a livello psicologico e la squadra era subito ripartita ritrovando smalto, certezze e soprattutto i tre punti. I tifosi e lo stesso Jakirović si augurano che lo stop di domenica scorsa sia stato solamente il classico incidente di percorso. Anche se una differenza c’è: contro “farmacisti” e zagabresi il Rijeka non aveva per nulla demeritato, contro Fućak e compagni ha invece giocato la più brutta partita del girone primaverile. Come detto, dopo l’ultimo turno la classifica non ha subito scossoni, ma in compenso si è nuovamente accorciata, con la battaglia tra le sei formazioni in lotta per il ticket europeo sempre più accesa. A sei giornate dalla linea del traguardo ogni punto può risultare determinante, specialmente quelli negli scontri diretti. E a proposito di scontri diretti, lo score è di 2-1 in favore dei quarnerini nei tre precedenti stagionali, l’ultimo dei quali il 2-1 firmato da Frigan e Obregon in via Kranjčević due mesi fa, dove però la copertina se l’era presa tutta Labrović, che si rivelò una diga facendo dannare gli attaccanti dei “ferrovieri”. E anche stasera il capitano avrà il suo bel daffare nell’arginare le sfuriate offensive di Kačavenda e soci. La Lokomotiva è infatti un po’ la mina vagante del campionato, una di quelle squadre che se imbrocca la giornata giusta può battere chiunque. Sfrontata, offensiva e un piena corsa per l’Europa. Il Rijeka, insomma, è avvisato.

Ballottaggio Banda-Stanić
Per quanto riguarda la formazione, in mediana è ballottaggio tra Banda e Stanić per rimpiazzare lo squalificato Hodža, con lo zambiano leggermente favorito. Al centro della difesa c’è da sciogliere il nodo Dilaver: qualora l’ex Dinamo non dovesse farcela, spazio ancora a Mitrović come contro il Gorica. Non è tuttavia da escludere qualche altro cambio visto che Jakirović ha annunciato un mini turnover. La corsia di sinistra sarà come sempre feudo di Andrija Vukčević, il migliore in campo due settimane fa nel derby vinto contro l’Hajduk a Rujevica. “Ben venga questo turno infrasettimanale perché dopo una sconfitta c’è sempre tanta voglia di tornare subito in campo – dice il terzino montenegrino –. A Velika Gorica sapevamo che sarebbe stata complicata perché affrontavamo una squadra in grande condizione, forse la più in forma del campionato e che lotta strenuamente per la salvezza. Non siamo riusciti a concretizzare le occasioni create mentre loro invece sì. Dispiace perché vedendo i risultati delle altre partite avremmo potuto creare un po’ di margine su chi sta dietro avvicinando ancora di più l’Europa. Un’occasione mancata, ma guardiamo avanti. Nulla è compromesso e la cosa più importante è che siamo padroni del nostro destino”.

«Ci sarà da soffrire»
Stasera sono vietati passi falsi. “Un altro tipo di partita e di avversario. È uno scontro diretto e in quanto tale è importante non perdere punti. Meglio ancora guadagnarne. La Lokomotiva è una squadra spigolosa e difficile da affrontare: giovane, aggressiva, votata all’attacco, che ti fa correre per tutti i 90 minuti e con in rosa un paio di ottime individualità. Ci sarà sicuramente da soffrire, un po’ come a ogni giornata perché qui nessuno ti regala nulla. Dobbiamo cercare di mettere in campo la stessa intensità e concentrazione viste contro l’Hajduk. Confidiamo anche nella spinta del pubblico che saprà certamente darci una marcia in più. Pressione? No. Piuttosto ci godiamo il momento. Se pensiamo a dove eravamo a gennaio…”. Calendario alla mano, dopo la Lokomotiva il Rijeka affronterà nell’ordine Slaven Belupo, Istra 1961 e Varaždin, mentre nelle ultime due giornate ci saranno la Dinamo in casa e l’Osijek al Gradski vrt a chiudere la stagione. “L’ideale sarebbe assicurarci la qualificazione in Europa prima di Dinamo e Osijek. Staremo a vedere. Noi comunque ragioniamo una partita alla volta”, conclude Andrija Vukčević.

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