Raspopović: «Ci fermiamo sul più bello»

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Raspopović: «Ci fermiamo sul più bello»

FIUME | Era giunto un anno fa durante il mercato di gennaio per dare all’ex tecnico Matjaž Kek un elemento nuovo e affidabile sulla fascia destra. Momčilo Raspopović, 24.enne terzino destro, nazionale montenegrino U17, U19 e U21 sta vivendo ora i suoi momenti migliori con la maglia del Rijeka. Assieme al rinato Kvržić, con il quale presidia la fascia destra, nelle ultime gare è cresciuto notevolmente. Anche se le sue mansioni sono prevalentemente difensive, più di una volta sono partite proprio dai suoi piedi le iniziative più insidiose verso la porta avversaria. Certi automatismi notati nelle ultime settimane ricordano il tandem che giocò sulla fascia destra nell’anno storico, stagione 2016/17 con Ristovski terzino e Vešović centrocampista.
Adesso che tutto funziona, arriva la sosta. “Attendiamo, per prima cosa, la trasferta a Koprivnica – annuncia il difensore montenegrino –, poi alla sosta. Per certi versi, per come stanno andando le cose, sia a me che ai compagni dispiace un po’ interrompere la serie positiva. Personalmente, però, confesso di aver bisogno di tornare per un po’ a casa con la famiglia”.
Un anno a Fiume tra alti e bassi per il laterale ex Budućnost. “L’inizio al Rijeka non è stato brillante, ma poi sono riuscito a conquistarmi la maglia da titolare, prima con il tecnico Kek e quindi con Bišćan. Con quest’ultimo abbiamo superato alla grande un periodo di crisi. Nessuno di noi se l’aspettava che sarebbe andata in questo modo. Abbiamo ritrovato sia i punti e ultimamente anche il gioco, diventato molto più fluido e, credo, piacevole per gli spettatori. Personalmente sono contento di essere qui a Fiume e le cose che mi avevano detto sul Rijeka, della serietà del club, erano tutte vere e a un anno di distanza dal mio arrivo non posso dire altro che di aver fatto la scelta giusta per la mia carriera. Al Rijeka sono cresciuto come giocatore e come uomo”.
Vešović e il macedone Ristovski hanno forse degli eredi degni in questo momento? “Vorrei dire, sinceramente, che all’epoca non seguivo più di tanto il campionato croato. Successivamente ho capito quanto valesse la coppia Ristovski-Vešović. Non mi permetterei di paragonarmi con nessuno. Semmai, posso cercare di arrivarci a quei livelli”.
Favoriti con lo Slaven Belupo nell’ultima partita del 2018? “Vincere lì non è mai stato semplice per il Rijeka e credo che non lo sarà nemmeno questa volta. Tra l’altro – conclude Raspopović –, le condizioni meteo da quelle parti non sono promettenti”.
Il nuovo tecnico ha adottato più o meno quello che era stato lo stile di gioco proposto con successo dal suo predecessore sloveno. Fuori dal campo lo stile è decisamente diverso. Bišćan, a causa dei suoi trascorsi con la Dinamo e di un gestaccio nei confronti dell’Armada che risale a vent’anni fa, non gode delle simpatie di una parte della tifoseria ultrà. In compenso, però, i risultati arrivano e l’allenatore evita accuratamente di esprimersi in pubblico se non nelle situazioni in cui, per contratto, è costretto a farlo, nelle conferenze stampa o nel dopopartita. Attraverso il sito del club ha commentato il sorteggio di Coppa Croazia.
“La semifinale di Coppa Croazia è lontana e per ora non ci pensiamo. Sono soddisfatto del sorteggio. Che dire? Lo sappiamo tutti quante insidie possono nascondere le partite di Coppa, ma credo che il Rijeka abbia delle buone chance di raggiungere la finale”; non dice altro il tecnico Igor Bišćan, che si sta godendo il bel momento, suo e della sua squadra, dopo nove risultati utili consecutivi e un’ondata di entusiasmo che non si avvertiva da tempo. Bišćan spiega che ora tutta l’attenzione è rivolta all’incontro di sabato a Koprivnica contro lo Slaven Belupo.
L’ondata potrebbe arrivare fin lì, ma quella di maltempo, in quanto sono previsti neve e temperature sotto lo zero. Comunque sia, dovrebbe trattarsi dell’ultimo appuntamento prima della sosta, dopo la quale inizierà un’altra partita in cui a scendere in campo saranno il direttore sportivo Srećko Juričić, il suo vice Ivan Mance, i desideri del tecnico Igor Bišćan e il portafoglio del presidente Damir Mišković.
Dietro le quinte si sono già messi in moto da tempo per farsi trovare pronti nel momento in cui ci si dovrà congedare da qualche titolare. Fare cassa è un’esigenza imprescindibile per il club che per essere autosufficiente può contare soltanto sulle risorse rappresentate dalla differenza tra il prezzo pagato per un giocatore e quello per la sua vendita. Durante la gestione del tecnico Matjaž Kek in questo segmento le cose sono andate abbastanza bene, con il botto più grande della storia del club quando Andrej Kramarić venne venduto al Leicester per 10 milioni di euro. Per ora pare probabile la partenza di Heber, il brasiliano autore di 9 gol in questa stagione che ha realizzato una splendida doppietta nell’ultimo match a Rujevica con la Lokomotiva. Degli altri possibili addii avremo modo di parlare nelle prossime settimane.

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