Lotta aperta per il… secondo posto

Scatta stasera la nuova stagione della Prima Lega. Le gerarchie sono ben definite, con la Dinamo inavvicinabile e il terzetto Osijek-Rijeka-Hajduk a sgomitare per la piazza d’onore

0
Lotta aperta per il… secondo posto

Con gli anticipi Dinamo-Slaven Belupo e Osijek-Šibenik si alza questa sera il sipario sulla stagione 2021/22 di Prima Lega, la 31ª edizione della massima serie del campionato croato. Le dieci squadre partecipanti si affrontano in un doppio girone d’andata e ritorno per un totale di 36 giornate (l’ultimo turno si disputerà il 21 maggio 2022). Esattamente come nella passata stagione, la prima classificata è campione di Croazia e si qualifica per il secondo turno preliminare della Champions League 2022/23; la seconda e la terza classificata, unitamente alla vincitrice della Coppa nazionale, si qualificano per il secondo turno preliminare della Conference League; l’ultima classificata retrocede direttamente in Seconda Lega. Dalla scorsa stagione è stato retrocesso il Varaždin, mentre dalla Seconda Lega è stato promosso il Dragovoljac. A difendere il titolo è la Dinamo. Le principali novità sono da ricercare in panchina, con ben sei cambi. A cambiare guida tecnica sono stati Hajduk (Jens Gustafsson per Paolo Tramezzani), Gorica (Krunoslav Rendulić per Siniša Oreščanin), Šibenik (Mario Rosas per Sergi Escobar), Slaven Belupo (Dean Klafurić per Tomislav Stipić), Lokomotiva (Silvijo Čabraja per Samir Toplak) e Istra 1961 (Gonzalo Garcia per Danijel Jumić).

a Dinamo rimane sempre la squadra da battere
Foto: Marko Lukunic

Ma vediamo nel dettaglio le dieci squadre ai nastri di partenza.

Hrvatski dragovoljac

Per la matricola di Siget (periferia sud di Zagabria) si tratta del ritorno in Prima Lega dopo un’assenza di otto anni, nonché della decima partecipazione nel massimo campionato. Sulla carta la squadra del tecnico Miroslav Kuljanac è la meno attrezzata del torneo e quindi condannata a lottare per una difficile salvezza. In rosa non mancano però nomi da tenere d’occhio. Su tutti il centrocampista Teklić, in prestito dall’Hajduk, il giovane attaccante Perić e il centrale ex Rijeka Bagadur, in cerca di rilancio.

Istra 1961

I polesi hanno nove vite come i gatti, riuscendo ogni anno a salvarsi per il rotto della cuffia. La parola d’ordine stavolta è stabilità, sia finanziaria che sportiva, con l’obiettivo di centrare la salvezza con largo anticipo. Ma il nuovo allenatore Gonzalo Garcia non avrà vita facile visto che per l’ennesima volta la rosa è stata rivoluzionata e l’addio di Hara rischia di pesare tantissimo.

Lokomotiva

La “sorella minore” della Dinamo vuole a tutti i costi evitare di rivivere la scorsa stagione, con la salvezza strappata solamente all’ultima giornata. Il nuovo tecnico Silvijo Čabraja è alla prima esperienza in panchina nel massimo campionato e si ritrova subito a dover gestire una squadra molto giovane, ma indubbiamente ricca di talento, come Đira e Kačavenda, giusto per fare due nomi. Occhio poi a Dabro, capocannoniere della Seconda Lega nell’ultima stagione. A fare loro da chioccia sarà capitan Pivarić, argento al Mondiale 2018 con la Croazia.

Slaven Belupo

Sulla panchina dei “farmacisti” è arrivato l’esperto Dean Klafurić, ex selezionatore della nazionale croata femminile che nella stagione 2017/18 firmò la doppietta campionato-Coppa con il Legia Varsavia. Il punto di forza della sua squadra è l’attacco, con il tridente Lulić-Krstanović-Knöll che è garanzia di gol e di una salvezza tranquilla.

Šibenik

Gli sebenzani sono stati la sorpresa della scorsa stagione, centrando il sesto posto da neopromossa. Un risultato che non è passato inosservato e infatti a lasciare il Šubićevac sono stati tutti i pezzi pregiati: Emir Sahiti, Labrović, Ampem, Bulat e il “ministro della difesa” Schildenfeld. La società però non è stata a guardare e ha messo a disposizione del nuovo tecnico Mario Rosas una rosa che è un bel mix di giocatori giovani (Marin, Julardžija…) e altri più esperti (Delić, Bačelić-Grgić), guidata dall’ariete Jurić, acqusitato dalla Dinamo ma lasciato per un’altra stagione a Sebenico.

Gorica

L’Europa sfuggita all’ultimo metro brucia ancora in casa dei “tori”. Tornare a sgomitare con Rijeka e Hajduk per un posto sul palcoscenico europeo sarà però alquanto complicato, soprattutto se la stella Lovrić dovesse fare le valigie. Ad ogni modo, la truppa di Kruno Rendulić resta ben bilanciata, con il terzetto della nazionale Under 21 Kotarski-Krizmanić-Babec a fare da colonna portante. Ancora una volta sarà la mina vagante del campionato.

Hajduk

La società è stata chiara: l’Hajduk tornerà protagonista. E a giudicare dal mercato potrebbe essere effettivamente la stagione del rilancio. Il diesse Nikoličius ha fatto un ottimo lavoro riuscendo a trattenere i due leader Kalinić e Livaja. In difesa è tornato il “figliol prodigo” Elez, in attacco si attende l’esplosione del talentino Biuk e se lo sloveno Mlakar riuscirà a garantire una dozzina di gol, allora bisognerà fare i conti pure con gli spalatini. Osijek e Rijeka sono avvisate…

Rijeka

Con i colpi Drmić e Obregon i fiumani sono riusciti a tamponare l’emorragia nel reparto avanzato, ma per essere davvero competitivo il Rijeka dovrà trovare un degno sostituto del partente Lončar in mezzo al campo e di un centrale di peso in difesa. La base è comunque buona, ma per giocarsela alla pari con Osijek e Hajduk la rosa va ancora puntellata.

Osijek

Il secondo posto conquistato nell’ultima stagione è stato il miglior risultato della storia per la truppa di Nenad Bjelica. Il tecnico ha chiesto uno sforzo alla società per avvicinarsi ulteriormente alla Dinamo ma, a parte il riscatto del bomber Mierez, non è stato accontentato. Difficilmente quindi sulle sponde della Drava reciteranno il ruolo di anti-Dinamo, ma la rosa sembra comunque avere qualcosa in più rispetto a Rijeka e Hajduk.

Dinamo

I campioni in carica restano nettamente la formazione più forte del campionato, soprattutto se dovessero riuscire a trattenere i vari Livaković, Oršić, Petković, Majer e Ivanušec. Difficilmente qualcuno potrà insidiare la loro leadership, anche se in via Maksimir dovranno comunque fare i conti con l’Europa che, come accaduto nella scorsa stagione, potrebbe lasciare in eredità qualche tossina di troppo, sebbene la coperta sia lunghissima.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display