Jakirović: «In Francia per giocarcela»

Sbrigata la pratica B36 Torshavn, il Rijeka guarda ai play-off di Conference League

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Jakirović: «In Francia per giocarcela»
Lindon Selahi sta crescendo di partita in partita. Foto: Roni Brmalj

“Il Lille? Un premio per quanto fatto finora”, aveva detto qualche giorno fa il direttore sportivo del Rijeka, Darko Raić Sudar, che vive questo nuovo capitolo della sua carriera in modo molto passionale. D’altronde, bastava osservarlo mercoledì sera prima dell’allenamento serale a stare lì, all’entrata del campo ausiliare, ad aspettare Labrović e compagni e dare loro uno per uno la mano, il “cinque” o una pacca sulle spalle in segno di incoraggiamento. Se il Rijeka vince e convince il merito è in parte anche suo, della sua abilità professionale.

Ha ragione il diesse quando dice che la possibilità di affrontare il Lille è un premio per giocatori, staff tecnico, dirigenti e tifosi. Visto il valore dell’avversario (211 milioni di euro contro i 25 dei quarnerini) accedere alla fase a gironi di Conference League sarà quasi un’impresa. Dovesse andare male, nessuno se la sentirà di processare la squadra. Però il Rijeka ha l’obbligo morale di provarci, costi quel che costi, per presentare al meglio sé stesso e quel che resta del calcio croato in Europa. Insomma, uscire sì, ma a testa alta.
“Nel calcio i soldi non recitano un ruolo fondamentale. Ovvio che se hai i mezzi finanziari puoi prendere i giocatori che vuoi. Noi siamo soddisfatti di ciò che abbiamo a disposizione e lavoriamo sodo per migliorare di partita in partita – dice l’allenatore Sergej Jakirović –. In Francia non intendiamo alzare bandiera bianca prima di giocarcela tutta. Vogliamo mettere in difficoltà il Lille e strappare un risultato positivo, che ci permetterebbe poi di poter puntare alla qualificazione nel ritorno a Rujevica. Prima però pensiamo all’impegno di domenica in campionato”.
A differenza del match con il Dukagjini, contro il B36 il Rijeka ha vinto, ma senza entusiasmare più di tanto. “Siamo entrati in partita un po’ molli, soprattutto dopo il pericolo corso. Ci è servito del tempo per iniziare a carburare – analizza Jakirović –. Il vantaggio è arrivato al momento più opportuno, poi è stato tutto molto più facile. Ciò ci ha permesso di operare anche qualche sostituzione all’intervallo pensando già ai prossimi impegni. Mi dispiace unicamente che Ivanović non abbia segnato. I play-off di Conference League erano uno degli obiettivi stagionali ed eccoci qui. Come detto, sul Lille non serve certo spendere troppe parole”.
Preparare una partita come quella con i francesi è difficile per molteplici motivi. Uno di questi è il fatto che da un momento all’altro qualche giocatore se ne potrebbe andare. Non parliamo certo di rincalzi, bensì di gente del calibro di Labrović, Selahi o Vukčević. “Io mi comporto come se nessuno se ne andrà. Personalmente credo che la sessione di mercato duri troppo, è stressante per tutti. A conti fatti abbiamo fatto un ottimo lavoro nonostante le partenze di Frigan e Ampem. Ci sono due o tre giocatori che hanno mercato, vediamo che cosa succederà da qui alla fine”, dice Jakirović. A proposito di mercato, ma in entrata, diciamo che il Rijeka mantiene aperte le porte per Luka Menalo. La Dinamo lo ha praticamente scartato e ora sta a lui prendere una decisione sul suo futuro. Luka non vorrebbe più andate in prestito, bensì si vorrebbe legare a una squadra mediante contratto. A Rujevica sono molto interessati, però a determinate condizioni (rescissione del contratto con la Dinamo prima di tutto). In quanto a Fran Brodić, l’idea sarebbe di proporre al Varaždin uno scambio (più soldi) con Jorge Obregon, che da quelle parti ha già giocato. Affinché l’affare vada in porto c’è bisogno del “sì” del colombiano, del Varaždin e di Brodić.

Contro il Torshavn sugli spalti c’erano poco meno di 7mila spettatori.
Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

Domenica la Lokomotiva
Prima della sfida in Francia, il Rijeka si ritufferà negli impegni di campionato. Nell’ambito del quinto turno della SuperSport HNL i fiumani ospiteranno domani (ore 21.05) a Rujevica la Lokomotiva. Una partita, come fa presente Jakirović, perfino più importante di quella con il Lilla perché la compagine fiumana non vuole assolutamente perdere il contatto con le due squadre (Hajduk e Osijek) che la precedono in classifica. Inoltre, una vittoria darebbe ulteriore carica alla squadra in vista del già citato confronto allo Stade Pierre Mauroy e della trasferta di domenica 27 agosto in casa della Dinamo (per ora nessun rinvio). “Prima di tutto dobbiamo recuperare le energie fisiche e mentali. Ci saranno sicuramente alcuni avvicendamenti per quanto riguarda l’undici di partenza. Ovvio che l’obiettivo saranno i tre punti in palio. Non so come si presenterà la Lokomotiva, ovvero se Stojković e Kačavenda ci saranno o meno visto il possibile trasferimento alla Dinamo. Noi ci prepariamo come se li avremo di fronte”.

Il presidente Damir Mišković applaude il suo Rijeka.
Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

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