Istra 1961. Vittoria da squadra vera

I polesi mai così bene da quando la massima divisione croata conta 10 club. Soddisfatto l’allenatore Gonzalo Garcia: «Non ci siamo mai disuniti e non abbiamo corso pericoli»

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Istra 1961. Vittoria da squadra vera
Monsef Bakrar, autore del gol vittoria. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

L’Istra 1961 continua imperterrito il suo percorso verso una stagione tranquilla, anzi molto tranquilla dopo diversi campionati nei quali la salvezza era arrivata praticamente nell’ultimo turno oppure allo spareggio. Dopo il successo di misura contro il Gorica per 1-0 i polesi sono arrivati a quota 20 punti conquistati dopo 15 partite giocate. In altre parole è il miglior risultato negli ultimi 10 anni, ovvero da quando la massima divisione croata di calcio conta 10 squadre. Finora il record risaliva alla stagione 2013/2014, la prima appunto con 10 compagini al via: all’epoca i gialloverdi conquistarono 19 punti e chiusero la stagione al sesto posto. La stessa posizione in classifica che la squadra di Garcia detiene quest’oggi, ma che visto la qualità del gioco che esprime potrebbe anche migliorare. Ovviamente parlare di Europa a questo punto non avrebbe nessun senso, ma nessuno può vietare ai tifosi di sognare. Gli allenatori del Gorica quest’anno non hanno proprio fortuna contro l’Istra 1961. Dopo la sconfitta in casa nella prima fase (0-2) fu defenestrato il tecnico Samir Toplak, lo scorso fine settimana la stessa sorte è toccata a Igor Angelovski, sostituito da Mensur Mujdža, che adesso può stare tranquillo per almeno 9 giornate…

Consapevoli della propria forza
Contro il fanalino di coda la compagine polese ha disputato un incontro da squadra vera, consapevole della propria forza. Il fortino ospite ha cercato di resistere per tutti e 90 minuti, sperando in qualche ripartenza o svarione difensivo dei polesi per conquistare i tre punti in palio. Ma l’Istra 1961 non si è lasciato innervosire, nonostante abbia gettato al vento alcune buone occasioni, come ad esempio quella nel primo tempo quando Erceg ha colpito la traversa. Alla fine la tenacia dei polesi è stata premiata dal gran gol di Bakrar, subentrato non più di 5 minuti prima, al 90’. La forza dell’Istra 1961 di quest’anno è anche quella di avere una panchina larga, con giocatori in grado di fare la differenza una volta entrati in campo. Bakrar docet.
“Bakrar ha lavorato bene nelle ultime settimane e si è fatto trovare pronto. Sono molto fiero della partita disputata dai ragazzi. Abbiamo avuto delle belle occasioni per passare in vantaggio anche prima, ma la squadra non si è disunita e ha sempre saputo tenere lontani gli avversari dalla nostra porta. Hanno fatto proprio un bel lavoro”, ha commentato un soddisfatto Gonzalo Garcia, uno dei tecnici più interessanti del campionato.

Gonzalo Garcia, a destra, ha accompagnato all’uscita dalla massima serie anche Igor Antovski.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Terza partita di fila senza subire gol
Per la terza volta consecutiva i polesi non hanno subito reti. I “clean sheet” in questa stagione sono così già arrivati sette. “Šibenik, Rijeka e Gorica negli ultimi tre incontri non ci hanno creato grandi grattacapi da questo punto di vista. Hanno avuto un’occasione a testa e in questo contesto è doveroso sottolineare la grande forza mentale del portiere Majkić, il quale nei pochi momenti in cui è stato chiamato in causa ha sempre avuto la lucidità necessaria. Cosa non è per nulla facile quando sei inoperoso per quasi tutta la gara. I sette clean sheet dimostrano anche la crescita della squadra. Con la difesa che funziona è più facile vincere e io voglio farlo in ogni gara”, ha concluso il tecnico urugaiano.
Prima di archiviare il 2022 calcistico i gialloverdi devono assolvere ancora due compiti: martedì giocheranno gli ottavi di Coppa Croazia in casa del leader della cadetteria, Rudeš, mentre sabato, sempre lontano dal Drosina, faranno visita alla Lokomotiva di Zagabria nell’ultimo turno di campionato dell’anno solare.

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