Istra 1961, quotazioni in calo

La squadra è reduce da due sconfitte consecutive e all’orizzonte c’è il derby di Coppa con il Rijeka

0
Istra 1961, quotazioni in calo

Per l’Istra 1961 la sconfitta contro l’Hajduk di domenica scorsa al Drosina non è di buon auspicio in vista della semifinale di Coppa Croazia (partita unica) di domani al Drosina (inizio alle ore 18) contro il Rijeka, detentore del titolo. Se più o meno un mese fa con il gioco espresso i polesi potevano ambire a giocare una partita alla pari contro i fiumani, con il passare del tempo le quotazioni dei gialloverdi sono definitivamente scese.

 

Chi non segna non vince
Nelle ultime due partite giocate sul proprio campo l’Istra 1961 è stato sconfitto sia dall’Osijek (alla vigilia di Pasqua) che dall’Hajduk. Due battute d’arresto che ci possono anche stare contro squadre più blasonate, ma c’è modo e modo di perdere. In 180 minuti i polesi non hanno segnato alcuna rete e anche le sortite offensive non sono state molte. E come ben sappiamo, chi non segna non vince, al massimo pareggia. Inutile negarlo i gialloverdi, dopo avere rivisto la luce in chiave salvezza, sono una squadra in netta involuzione.

Preoccupa particolarmente il fatto che due tra i calciatori più tecnici, ovvero Gržan e Bandé, non riescono più a incidere sull’andamento della partita. Il primo spesso e volentieri è costretto a snaturarsi nel ruolo di terzino sinistro quando invece è un’ala; il secondo invece è più impegnato nelle manovre di distruzione dell’attacco avversario che in quelle di costruzione. Contro l’Hajduk tutta la fase offensiva è così ricaduta sulle spalle del giapponese Hara il quale si è dannato l’anima, ma da solo non ha potuto fare granché. Male anche la parte nevralgica del gioco anche perché l’allenatore Danijel Jumić non ha schierato alcun centrocampista offensivo, ma soltanto Blagojević e Halilović, che sono bravi a contrastare, un po’ meno a costruire. L’allenatore ha comunque lodato la prestazione dei suoi, lanciando qualche frecciatina all’indirizzo degli arbitri. Un brutto segno.

Šime Gržan sottotono nel match contro l’Hajduk

Jumić ci crede
“I ragazzi si sono impegnati al massimo, sono stati aggressivi e concentrati, ma non siamo riusciti a esprimere il nostro gioco anche per colpa dell’arbitraggio in quanto in alcune situazioni siamo stati danneggiati”, ha detto il tecnico dell’Istra 1961, che si è poi soffermato sulla partita di domani contro il Rijeka. “La sconfitta contro l’Hajduk non cambia proprio nulla in vista della partita di Coppa. Ogni incontro è una partita a sé. La semifinale di domani è un premio per i ragazzi che l’hanno conquistata”.
In Coppa in questa stagione i polesi hanno un ruolino di marcia che fa ben sperare i tifosi. In tre partite, tutte disputate in trasferta, non hanno subito reti. Anche se il sorteggio è stato benevole con i polesi (tra gli avversari due squadre di terza divisione, il Polet e l’Oriolik), Blagojević e soci comunque hanno mantenuto la porta inviolata anche a Sebenico, contro una compagine della massima divisione. Tornando alla partita di domani, va detto che l’Istra 1961 dovrà fare a meno di una pedina importante, il capitano Blagojević, espulso per somma di ammonizioni contro l’Hajduk. Incerta anche la presenza dell’altro centrocampista titolare Antonio Ivančić, alle prese con un infortuno che l’ha costretto a dare forfait contro gli spalatini.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display