Istra 1961. Iniziata l’era di Català

Il 43.enne spagnolo ha firmato fino alla fine del campionato

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Istra 1961. Iniziata l’era di Català
Nebyla, Lisica, Petrusenko, Mlinar e Valinčić festeggiano il gol del secondo momentaneo pareggio. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Il terzo cambio della guardia sulla panchina dell’Istra 1961, in poco più di due mesi, è ora anche ufficiale. Dopo l’addio di Gonzalo Garcia, l’esonero di Mislav Karoglan e il ruolo di tecnico ad interim affidato a Sergej Banović per il match con l’Osijek, tocca ora a David Català assumere le redini dell’Istra 1961.

Esperienze a Cipro
Il 43.enne spagnolo di Barcellona ha firmato un contratto che lo legherà alla compagine polese fino alla fine di questo campionato, con un’opzione per l’anno prossimo. Sinora David Català ha guidato l’AEK Larnaca e l’Apollon Limassol, squadre del massimo campionato cipriota.
Nel rendere ufficiale l’ingaggio del nuovo allenatore, l’Istra 1961 ha voluto ringraziato pubblicamente l’allenatore provvisorio della prima squadra (che in pianta stabile guida gli juniores) Sergej Banović e i suoi collaboratori Luka Mataja, Tihan Arapović e Nenad Basta per quanto fatto nel breve arco di tempo. Se non altro, aggiungeremo noi, è imbattuto come allenatore della prima squadra dell’Istra 1961.

Difesa da sistemare
Che squadra si ritroverà a dirigere Català, anche in virtù del rocambolesco pareggio (4-4) nella partita di domenica scorsa contro l’Osijek? In primo luogo una compagine che in quattro partite di campionato fin qui disputate ha subito la bellezza di 14 reti, di cui 10 nelle ultime due partite. Logico dunque che lo aspetta un duro lavoro per mettere a posto la fase difensiva, che l’anno scorso, lo ricorderemo, in ben 17 partite aveva mantenuto inviolata la porta. Segno che, comunque, c’è ancora troppa confusione e poca disciplina tattica. Quello a cui deve aggrapparsi il neoallenatore è invece il carattere. Una squadra, che sembrava alla deriva dopo il tennistico 6-0 subito in casa del Rijeka, ha tirato fuori l’orgoglio ed è riuscita a riequilibrare un incontro che sembrava perduto, dove è andata sotto per tre volte e che all’83’ era ancora sul 2-4.

Erceg rimane una garanzia
Carattere che non manca in primo luogo alla punta di diamante, Ante Erceg, che al 91’ dopo una partita giocata a mille all’ora, ha tirato fuori dal cilindro una giocata sontuosa propiziando l’autorete del pareggio definitivo.
Il nuovo tecnico avrà poco tempo per preparare il suo esordio. Quattro giorni possono essere, anzi sono pochi per mettere già in pratica la sua idea di calcio, ma se è vero che predilige il gioco con molto possesso palla, come Gonzalo Garcia, allora dovrebbe essere tutto più facile in quanto questo stile è stato praticato per due anni, anche se gli interpreti sono cambiati.

Calendario… amico
Per sua fortuna il calendario si presenta ora un pochino in discesa, almeno sulla carta: dopo che i suoi predecessori hanno affrontato Dinamo, Rijeka e Osijek (in ordine cronologico), le tre squadre croate più quotate assieme all’Hajduk, Català se la vedrà ora con lo Slaven Belupo a Koprivnica e con il fanalino di coda Rudeš al Drosina. Sono due partite di importanza vitale, anche se siamo appena a inizio stagione, nelle quali i tifosi dell’Istra 1961 si auspicano di vedere dei segnali di ripartenza e che potrebbero indirizzare la stagione, nel bene e nel male.

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