Il Rijeka assapora la vittoria nel primo tempo e crolla nel secondo (3-3)

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Il Rijeka assapora la vittoria nel primo tempo e crolla nel secondo (3-3)

Nel calcio l’emergenza fa spesso da apripista a tante soluzioni.È il caso della difesa del Rijeka. Insicura e inaffidabile fino a oggi, incredibilmente compatta, solida e coordinata contro quella che è per antonomasia e reputazione la squadra più forte del campionato. Che Tomić abbia trovato la quadratura del cerchio? E poi abbiamo visto una squadra assatanata, carica e piena di energia positiva, dal fischio d’inizio in poi i biancocrociati hanno aggrediro l’avversario cercando di ripartire in velocità col suo principe ghanese da una parte e Vukčević dall’altra. Fondamentale il lavoro della coppia mediana Selahi e Pavičić vero e proprio elastico tra difesa e attacco. Insomma una rapsodia bianca nei primi 45 minuti, per un 3-0 schiacciante e l’impressione che Leovac per i falli continui si fosse meritato il rosso.
Se la conclusione di Drmić al 7′ è una prodezza balistica in piena regola, un buon 50%  dei meriti per la rete dell’1-0 va ad Ampem che si è fatto una settantina di metri inserendo il turbo e offrendo il pallone a Drmić al momento giusto. Se pensiamo ai gol di Abbas e all’andata il portiere della nazionale probabilmente avrà pensato di vivere un incubo  quando affronta il Rijeka.
Nella ripresa non cambia l’andamento dell’incontro , ma con l’ingresso di Andrić e Menalo il trainer ospite vuole più scaltrezza e velocità in avanti. Al 58′ Vučkić nel tentativo di liberare colpisce il piede di un avversario. Rigore sacrosanto che Petković tramuta per il 3-1. Poco dopo l’ora di gioco Andrić fa rimbalzare il pallone sul braccio di Velkovski. La sala Var chiama Pajač a consultare le immagini. Un altro rigore concesso di manica molto larga. Petković sigla il 3-2 e tutto il buono del primo tempo si scioglie in un quarto d’ora.
Attimi hichcockiani dopo il 3-3 “presunto” di Oršić in seguito a errore del portiere Zlomislić. Ma le immagini mostrano un pezzone di Ivanušec su Selahi. Pajač  annullala rete tra le proteste zagabresi. Il Rijeka tira un sospiro di sollievo, ma la Dinamo è ora a comandare il gioco quando mancano 10′ alla fine. Infatti dopo poco Komnen Andrić di testa in mezzo alla difesa trova lo spunto di testa per il 3-3. Peccato dopo il primo tempo da urlo del Rijeka. Se c’è amarezza per aver subito la rimonta ai fiumani  il pari può anche andar bene.

RIJEKA: Zlomislić, Escoval, Velkovski, Smolčić, Vukčević, Selahi, Pavičić, Murić, Vučkić (dal 76′ Čerin), Ampem, Drmić.

DINAMO: Livaković, Ristovski, Lauritsen (dal 46′ Menalo), Theophile, Leovac (dal 46′ Šutalo), Mišić, Franjić, Ivanušec, Petković, Oršić, Čop (dal 46′ Andrić).

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