Finale di Coppa Croazia. Trionfo dell’Hajduk (foto)

0
Finale di Coppa Croazia. Trionfo dell’Hajduk (foto)
Foto: Roni Brmalj

Nessuna sorpresa. Nella finale di Fiume l’Hajduk batte per 2-0 lo Šibenik e conquista la sua ottava Coppa Croazia, la seconda consecutiva dopo quella vinta lo scorso anno al Poljud ai danni del Rijeka. I sebenzani, tra l’altro freschi di retrocessione nel campionato cadetto, lottano ma alla fine si arrendono al maggior tasso tecnico degli avversari. Come se non bastasse, l’Hajduk gioca praticamente in “casa” visto che lo stadio di una Rujevica blindata è quasi interamente… vestito di bianco. Già nel 2010 gli spalatini avevano avuto la meglio sullo Šibenik, con quest’ultimo dunque battuto in entrambe le finali della sua storia.
L’Hajduk fa da subito la partita, costringendo gli avversari alla difensiva. E al 4’ trova il gol. Diagonale di Melnjak, con Mlakar che insacca. Ma interviene il VAR, che annulla per posizione di fuorigioco. Con il passare dei minuti lo Šibenik riesce a uscire dal guscio e avanzare il baricentro del gioco, pur non vedendosi mai dalle parti di Lučić. Non è certo una finale indimenticabile, con pochissime emozioni. La paura di sbagliare è tanta e nessuna delle due contendenti vuole “aprirsi” troppo. Livaja è ben controllato da Perić e Soldo, mentre dal lato opposto Špeljak non riceve palloni giocabili. Al 39’ Mlakar semina il panico nella difesa avversaria e Benrahou si vede deviare la conclusione in angolo. Sugli sviluppi dello stesso, Livaja manda alto di testa.
La ripresa si apre con l’Hajduk più intraprendente, almeno all’apparenza. Đaković sbaglia l’uscita, ma Mlakar e Sahiti non ne approfittano. Il gol arriva comunque al 63’. Dopo un batti e ribatti in area di rigore la palla giunge a Melnjak, che scarica in rete da posizione ravvicinata. Il laterale si conferma così uno “specialista” di Coppa, considerata anche la doppietta realizzata al Rijeka nella finale dello scorso anno. Čanadi prova a invertire la tendenza con i cambi, ma è Sahiti a sfiorare il raddoppio. Ci prova Arai, senza particolare fortuna. Gli ultimi quindici minuti vedono l’Hajduk amministrare il vantaggio senza particolari difficoltà, trovando anche il 2-0 allo scadere grazie al calcio di rigore trasformato da Livaja e concesso per atterramento di Pukštas da parte di Perić. Ivan Leko, dopo il successo da giocatore, alza al cielo di Sole di Rabuzin anche da allenatore, “salvando” così la stagione. Campionato alla Dinamo e Coppa Croazia all’Hajduk: un film già visto la scorsa annata e che, da come stanno le cose, potrebbe riproporsi spesso anche in futuro…

Ordine pubblico: tutto tranquillo
Nonostante i timori della vigilia, dato che si trattava di una partita ad “alto rischio”, prima del match allo stadio e nei dintorni non si sono registrati incidenti tra le tifoserie o grandi problemi di ordine pubblico. Perché oltre alla Torcida e ai Funcuti, non proprio in rapporti… idilliaci, c’era anche il pericolo di qualche “imboscata” da parte dell’Armada. Entrambe le tifoserie sono state “accolte” (e bloccate) dalle forze dell’ordine a Kikovica e Škrljevo e poi scortate allo stadio (c’era anche un elicottero che seguiva i movimenti), anche se qualcuno è riuscito a fare il furbo. Al parcheggio dell’Interspar c’erano infatti tantissime vetture con a bordo tifosi dell’Hajduk, che hanno “ingannato” la Polizia avendo targhe straniere.

Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display