Ora è anche ufficiale: Emmanuel Banda è un nuovo giocatore del Rijeka. Il centrocampista dello Zambia ha firmato oggi, martedì 3 gennaio, un contratto che lo lega alla società fiumana per i prossimi due anni e mezzo, con la possibilità di prolungamento se le parti in causa riterranno che sia il caso.
“Le prime impressioni sono molto positive. Mi piace l’infrastruttura a disposizione del club, con quest’ultimo che mi sembra molto ben organizzato e ambizioso – ha detto Banda al sito ufficiale del Rijeka in occasione della consueta presentazione online –. Sono felice di essere qui. Ho parlato con il direttore sportivo del Rijeka, il quale mi ha pienamente convinto sulla validità del progetto societario. Negli ultimi otto anni il club ha sempre preso parte alle competizioni internazionali, il che la dice lunga sui risultati ottenuti e sulle ambizioni. Il Rijeka è una squadra abituata a lottare per il trofei, e anche a vincerli. Direi che le ambizioni personali e quelli della società sono le stesse: voglio vincere qualcosa e per questo motivo ho accettato l’offerta da parte del Rijeka”.
Banda non è un illustre sconosciuto ai tifosi fiumani, che hanno già avuto modo di conoscerlo attraverso la doppia sfida di Conference League la scorsa estate. In quell’occasione aveva segnato il raddoppio nel 2-0 del Djurgarden a Stoccolma, valso il passaggio del turno da parte dei vicecampioni di Svezia. “Sono state due partite molto difficili – prosegue Banda –. Nell’andata a Fiume abbiamo sofferto tantissimo, anche se alla fine siamo riusciti a vincere, il che ci ha spianato la strada verso la qualificazione al turno seguente. Fino ad allora non sapevo molto del Rijeka, anzi praticamente nulla. Ma attraverso quella doppia sfida ho capito che si tratta di una buona squadra. Comunque, non avrei mai pensato in quel momento che il mio futuro sarebbe stato proprio al Rijeka”.
Alla domanda su come si descriverebbe, Banda risponde: “Una persona molto rilassata, che ama tanto giocare a calcio. Spero di riuscire a lasciare l’impronta a Fiume. Se conosco il calcio croato? Non troppo, anche se ho seguito molto attentamente la nazionale ai Mondiali. Quando hai simili risultati significa che si lavora bene, che il campionato è competitivo e che i giocatori sono tecnicamente molto validi. Credo di non aver sbagliato nella mia scelta di venire al Rijeka”. Infine un messaggio ai nuovi tifosi: “Li voglio vedere allo stadio quanti di più. Mi ricordo della partita con il Djurgarden e di quanto forte sia stato l’incitamento per la squadra. Voglio aiutare il Rijeka a ritrovare lo splendore di qualche tempo fa e realizzare gli obiettivi per il futuro. Sono convinto che alla ripresa del campionato vedremo una squadra ben diversa da quella degli ultimi mesi. Io ci credo eccome”.