Senato. Ecco i fondi CNI

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Senato. Ecco i fondi CNI

ROMA | Prosegue in questi giorni a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, la sessione di Bilancio che vede i parlamentari impegnati nell’analisi e nel dibattito incentrato sulla Manovra 2019 e sulle previsioni triennali 2019-2022. In questi giorni a esaminare i documenti presentati dal governo e inclusivi delle modifiche apportatate dalla Camera dei Deputati sono, in sede referente, i componenti della Commissione Bilancio. Tenuto conto che i termini per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno al disegno di legge in parola sono scaduti alle ore 14 di giovedì, 13 dicembre, sul sito del Senato sono consultabili sia le proposte emendative sia il dossier di documentazione inerente alla Manovra. Per quanto riguarda gli argomenti di particolare interesse per la Comunità Nazionale Italiana va detto che la documentazione reca le modifiche dettate dagli emendamenti presentati in sede di Commissione Bilancio della Camera dai deputati della Lega Bellachioma, Cattoi, Cestari, Frassini, Pretto, Ribolla e Tomasi, nonché dall’On. Beatrice Lorenzin. Scorrendo la documentazione riferita allo Stato di previsione del MAECI per l’anno finanziario 2019 e per il triennio 2019-2022 risultano, infatti, introdotti nell’allegato tecnico per azioni e capitoli delle voci 4544 e 4547. Si tratta, per tradurre dal burocratese, dei capitoli che tradizionalmente erano riferiti alle leggi 73/01 e 72/01, relative a interventi in favore della minoranza italiana e agli esuli giuliano-dalmati. Capitoli che, si ricorda, in una prima versione del disegno di legge erano risultati soppressi suscitando non poca preoccupazione nelle file dei beneficiari dei contributi destinati alla realizzazione di iniziative, attività e progetti. Ora, come puntualizzato nelle note esplicative inserite nella documentazione, i finanziamenti sono inseriti nel Bilancio dello Stato. In altre parole, “si istituiscono” il capitolo 4544 “Iniziative in favore della minoranza italiana nei Paesi dell’ex Jugoslavia da attuare anche in collaborazione con la Regione FVG e con altre istituzioni ed enti” e il capitolo 4547 “Spese per gli interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle Comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia” che recano una “variazione che si apporta a seguito di uno specifico emendamento al disegno di legge di Bilancio approvato dalla Camera dei deputati”. Da segnalare che in attuazione della modifica determinata dall’emendamento approvato a Montecitorio viene modificato l’importo del capitolo 4545 (cosiddetto contributo ordinario che deriva dall’attuazione degli accordi di Osimo). Una variazione resa possibile dall’impostazione della modifica richiesta che limitandosi a indicare la missione e il programma del MAECI ha consentito di spalmare l’importo su tutti e tre i capitoli di spesa, che ora riportano degli aumenti rispetto al Bilancio 2018. Per conoscere il dato definitivo riguardo ai finanziamenti destinati alla CNI in Croazia e Slovenia bisognerà però aspettare il voto nell’Aula del Senato e il passaggio definitivo alla Camera, come richiede il principio del bicameralismo perfetto.

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