Pensioni. La riforma è inevitabile

0
Pensioni. La riforma è inevitabile

ZAGABRIA | Il governo ha discusso ampiamente la riforma previdenziale, che tra poco andrà in discussione pubblica. L’Esecutivo ha pure inviato al Parlamento la proposta di legge sulla Sanità e le modifiche al Codice penale inerenti alle aggressioni al personale sanitario. Infine è stato annunciato che alla prossima riunione del Consiglio per la rivitalizzazione demografica, la settimana ventura, parteciperà anche il Presidente Kolinda Grabar-Kitarović, che, la scorsa settimana, ha inviato al governo i propri suggerimenti in materia.

In apertura di sessione, il premier Andrej Plenković ha constatato che “molti pensionati oggi vivono con quiescenze minime e riescono ad arrivare a stento a fine mese. Lo scopo della riforma previdenziale è di ottenere un sistema sostenibile che eroghi pensioni in grado di permettere una vita dignitosa. Tra breve inizierà la discussione pubblica sulla riforma previdenziale. Noi abbiamo previsto un pacchetto di leggi in tal senso per il 6 settembre, per le quali desideriamo ottenere il pieno consenso dei partner sociali”. A proposito di riforme, il premier ritiene che “quella fiscale sia stata uno dei generatori degli andamenti positivi nell’economia croata. In quest’ambito ridurremo il PDV, ovvero l’imposta sul valore aggiunto, dal 25 al 24 per cento, poi discuteremo anche di ciò che si può fare nell’ambito dell’imposta sul reddito e degli altri balzelli che gravano sulle paghe”.
Per quanto concerne la Sanità, il premier è del parere che sia stato “raggiunto un equilibrio perché esiste un numero sufficiente di medici di famiglia. Essi hanno la possibilità di lavorare da privati nelle Case della salute e di convenzionarsi con la mutua: però non è previsto che gli ambulatori possano essere ‘lasciate in eredità’ per automatismo. Dobbiamo lavorare ancora intensamente all’accorpamento funzionale degli ospedali, alla razionalizzazione dei costi, instaurare i meccanismi di controllo e puntare alla riduzione del prezzo dei medicinali”.

Pilastri pensionistici

Poco prima della sessione del governo, il ministro del Lavoro e del Sistema previdenziale, Marko Pavić, ha spiegato che “la completa riforma del sistema previdenziale ha lo scopo di assicurare la sua sostenibilità a lungo termine, procedendo di pari passo all’innalzamento e all’adeguamento delle pensioni. Ciò che vogliamo fare è dare la possibilità alle persone di tornare al primo pilastro dopo il pensionamento e, così, ottenere l’integrazione del 27 per cento. In questa maniera si risolverà il problema dell’aggiunta del 27 per cento anche per coloro i quali nei prossimi 10, 15 o 20 anni non avranno capitalizzato a sufficienza i risparmi nei fondi pensionistici del secondo pilastro”.
Il ministro ha aggiunto che i pensionati attuali, ma anche quelli futuri, potranno lavorare. “Non soltanto quelli che hanno l’anzianità di 40 anni di lavoro (che sono solamente il 20 per cento del totale), ma anche quelli che hanno anticipato il pensionamento, potranno lavorare 4 ore e ricevere la pensione nella sua interezza”.
Rilevando che servono 28 miliardi di kune per le pensioni e che 21 derivano dai contributi ma ben 17 vengono prelevati dal Bilancio, Pavić ha asserito che “l’unica soluzione possibile è aumentare l’età lavorativa. Perciò il governo è indirizzato a far sì che già nel 2031 si vada in pensione a 67 anni di età. Naturalmente, un sistema previdenziale sostenibile si fonda su un numero sufficiente di contribuenti e la miglior assicurazione che sia tale è fare in modo che il numero di questi ultimi salga”. A tale proposito, il ministro ha rivelato che sia l’Istituto nazionale di statistica (DZS), sia l’Eurostat, hanno constatato che in Croazia nel primo trimestre c’erano 71mila lavoratori in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Perciò ha evidenziato che “il rapporto tra pensionati e lavoratori sta crescendo e questo è un dato rassicurante”.

Sanità e turismo

Le Case della salute diventano i portatori del livello base della tutela sanitaria. Il ministro Milan Kujundžić ha rilevato che “la riforma della Sanità concerne la ridefinizione della posizione delle Case della salute, determina il campo inerente al turismo della salute, introduce il principio di sussidiarietà e integrazione funzionale. Inoltre con la riforma si intende ristrutturare e razionalizzare il sistema ospedaliero e si istituisce il Registro nazionale dei fornitori di assistenza sanitaria. In materia di turismo della salute, vengono regolamentate le attività e chi le espleterà, cioè viene assegnato lo status di operatore sanitario anche al personale privato.
Il ministro ha spiegato che “sono stati analizzati oltre 5mila suggerimenti e critiche formulati durante la discussione pubblica. Sono convinto che abbiamo fatto un buon lavoro, si tratta di un passo avanti positivo. Si garantisce ai pazienti sia l’accessibilità alle cure, sia la qualità delle stesse. Quando la Legge entrerà in vigore, soddisferà tutte le parti in causa”.

Cyber attacchi

Il governo ha inviato in procedura al Sabor le modifiche al Codice penale, con cui si introduce un reato nuovo, cioè la coercizione di operatore sanitario. Il ministro della Giustizia, Dražen Bošnjaković, ha spiegato che si sono verificati casi di violenze nei confronti del personale medico mentre stava espletando le proprie attività di servizio pubblico. “Chi con la forza, oppure con la minaccia di usare la forza crea problemi a un medico, a un dentista o ad altro personale sanitario nell’espletamento del suo operato, verrà punito con una pena detentiva fino a 3 anni. Se con tali azioni costui metterà in pericolo la vita del personale medico, oppure gli causerà danni fisici, o userà armi, la pena detentiva andrà dai sei mesi ai 5 anni di prigione”.
Aderendo alle direttive dell’UE, nel Codice penale vengono introdotti altri due nuovi reati, addestramento al terrorismo e viaggio a scopo terroristico. Inoltre, vengono ampliate le direttive inerenti ai cyber attacchi ai sistemi informatici. Da rilevare, infine, che la Lex Agrokor è stata inserita nell’ambito della legislazione europea. Soddisfatto il premier Andrej Plenković che ha parlato di un grande successo politico per la Croazia.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display