Le opere di Bellaspiga esposte a Spalato

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Le opere di Bellaspiga esposte a Spalato

SPALATO | La mostra “Da Trieste a Cattaro sulla rotta di Venezia – Sulle ali della bora, nel ruggito del Leone” ha fatto tappa la scorsa settimana a Spalato. All’inaugurazione, oltre all’autore delle opere esposte, Leonardo Bellaspiga (accompagnato dalla moglie e dalla figlia), hanno preso parte pure il viceconsole onorario d’Italia a Spalato, Maja Medić, l’ideatrice e curatrice della mostra, Ariella Petelin, e Fabrizio Somma, direttore generale dell’UPT.

A porgere il benvenuto, nella sede storica della Comunità degli Italiani “Don Francesco Carrara”, all’artista marchigiano e agli altri ospiti della serata è stata la presidente del sodalizio, Antonella Tudor. Nel corso della cerimonia – alla quale ha assistito una delegazione di alunni e professori del Secondo Ginnasio di Spalato (liceo linguistico) e del Liceo classico Primo Levi di Montebelluna (l’istituto dalmata e quello veneto sono gemellati in seguito a un’iniziativa lanciata da Antonella Tudor) –, si è esibito il coro della CI “Don F. Carrara” (diretto dal maestro Tomislav Veršić). In segno di riconoscenza per la sua venuta a Spalato, i connazionali del capoluogo dalmata hanno donato a Leonardo Bellaspiga (Osimo, 1925) una copia del libro “San Cosimo Veneziano”. Un volume scritto da Mladen Čulić Dalbello, presidente onorario del sodalizio di via Bajamonti 4. A sua volta l’artista ha omaggiato Antonalla Tudor con un quadro rappresentante l’isola di Lesina (Hvar).
La mostra, conclusasi ieri, è stata organizzata dall’UPT in associazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e l’Unione Italiana. I disegni protagonisti della rassegna rappresentano una testimonianza dell’amore dell’ing. Bellaspiga per l’Istria e la Dalmazia. La mostra presenta alcuni scorci di queste terre, partendo da Trieste e scendendo lungo la costa orientale dell’Adriatico, fino al Montenegro. Aree dominate a suo tempo dalla Serenissima. I temi scelti dall’autore vanno dai campanili veneti alle vestigia romane, dai panorami marini a quelli dell’entroterra istriano e quelli raffiguranti la bellezza selvaggia del Montenegro. Man mano che Bellaspiga visita le CI sparpagliate in Slovenia, Croazia e Montenegro, la mostra si arricchisce di opere ispirate ai nuovi orizzonti esplorati. Le doti artistiche di Leonardo Bellaspiga sono testimoniate, tra l’altro, dall’apprezzamento dimostrato nei confronti delle sue opere da Benedetto XVI e da Papa Francesco. Due raccolte di stampe realizzate da Bellaspiga sono custodite nella Biblioteca Vaticana.

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