Italia-Croazia. La qualità vince

Consegnati a Zagabria gli ITA CRO Awards conferiti dalla CCIC/HTGK

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Italia-Croazia. La qualità vince

La SL Mont di Fiume è la prima società a essersi aggiudicata il premio annuale conferito dalla Camera di commercio italo-croata (CCIC/HTGK) nella categoria riservata alle imprese fondate da connazionali. A candidarla agli ITA CRO Business Awards 2023 è stata l’Unione Italiana. Il riconoscimento è stato consegnato mercoledì sera, a Zagabria, in occasione del Gran gala della CCIC nel corso dei quali sono stati resi noti i nomi dei vincitori della sesta edizione dei premi della CCIC. Nel corso dell’Evento sono state premiate anche altre tre realtà imprenditoriali connesse al sistema economico italiano in Croazia: la Elifriuli, la Ducati komponenti e il Gruppo Danieli (siderurgia), la cui rappresentante Anna Mareschi Danieli ha annunciato nuovi 150 milioni di investimenti in Croazia e la possibilità che a breve sia costituita nel Paese, in collaborazione con la CCIC, una succursale di Confindustria.
A porgere il benvenuto ai numerosi ospiti – tra questi il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI al Parlamento di Zagabria, Furio Radin, il ministro croato degli Affari esteri ed europei, Gordan Grlić Radman (ospite d’onore del ricevimento svoltosi all’albergo Sheraton), l’ambasciatore italiano in Croazia, Pierfrancesco Sacco e il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva (presenti anche la titolare del settore Imprenditoria e Comunicazione in seno alla Giunta esecutiva dell’UI, Ana Čuić Tanković ed Elvira Cafaro, nda) – il presidente e la direttrice generale della CCIC, rispettivamente il senatore Aldo Di Biagio e Andrea Perkov.

CCIC
L’ambasciatore Pierfrancesco Sacco con Andrea Perkov e Aldo di Biagio, rispettivamente direttore generale e presidente della CCIC/THGK
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I rappresentanti dell’UI e della SL Mont: Marin Corva, Slavica Rogić Rade, Marin Rogić, Elvira Cafaro e Ana Čuić Tanković
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Anna Mareschi Danieli ha annunciato nuovi 150 milioni di investimenti

Dimensione strategica

“Quest’anno abbiamo portato finalmente i rapporti tra Italia e Croazia al livello che spetta a queste relazioni di amicizia, cioè a un livello strategico”, ha dichiarato Pierfrancesco Sacco, sottolineando che dopo il 2022 anche nel 2023 l’Italia è nuovamente sul punto di confermarsi primo partner commerciale della Croazia (l’interscambio ammonta a oltre 8 miliardi di euro, con l’export croato in Italia che sfiora di 3 miliardi, nda) nonché uno dei primissimi investitori esteri nel Paese. “L’amicizia e la collaborazione – ha detto l’ambasciatore – sono cementificate non solo dalla storia e dalla cultura, ma anche dall’interesse comune. L’Italia e il Sistema Italia, la nostra Patria ha nella Croazia un forte alleato, un amico sicuro e può trarre molto beneficio da questo rapporto. A sua volta la Croazia può trarre molto beneficio da questa intensificazione dei rapporti, in particolare dal punto di vista industriale, economico e commerciale”.

L'ambasciatore Italiano a Zagabria, Pierfrancesco Sacco
L’ambasciatore Italiano a Zagabria, Pierfrancesco Sacco
La direttrice dell’Edit in compagnia dell’ambasciatore Pierfrancesco Sacco

Investimenti in espansione

“Abbiamo la fortuna – ancora Sacco – di vivere e lavorare in un Paese il cui capo del governo auspica pubblicamente maggiori investimenti dall’Italia, maggiori collaborazioni imprenditoriali italo-croate nell’interesse del rafforzamento della base industriale, della base manifatturiera della Croazia. Qui si gioca una parte importante della sostenibilità e della crescita brillante della Croazia. L’Italia è pronta, le piccole, le medie, le grandi aziende italiane, molto ben presenti qui questa sera sono pronte e stanno espandendo gli investimenti, accrescono la domanda di servizi alla CCIC, all’Agenzia ICE e all’Ambasciata. Ne siamo siamo molto, molto orgogliosi”.

Tanti progetti

Sacco ha ricordato la recente visita della premier Giorgia Meloni a Zagabria, come pure i numerosi incontri ai massimi livelli avvenuti nel corso di quest’anno a livello bilaterale e trilaterale (il 2 novembre scorso Trieste ha ospitato il vertice dei ministri degli Affari interni di Zagabria, Lubiana e Roma, nda). “Il 2024 lo inizieremo con un nuovo Comitato dei ministri italiani e croati e con un nuovo Business Forum, dopo quello che ha avuto luogo l’anno scorso a Roma”, ha dichiarato Sacco, notando che il 16 dicembre l’Istituto italiano di cultura (IIC) di Zagabria organizzerà all’auditorium Vatroslav Lisinski un concerto di musica barocca, che all’inizio dell’anno venturo l’ICE-Agenzia per il commercio estero organizzerà una visita esplorativa in Croazia dell’UCIMO – una delle più grandi associazioni industriali italiane – e che alla Biblioteca nazionale e universitaria (NSK) di Zagabria sarà allestita una grande mostra sui temi del Mediterraneo.

Economia blu

A sua volta, Gordan Grlić Radman ha rilevato che la Croazia e l’Italia sono Paesi “vicini, amici, alleati, partner nonché i maggiori custodi del Mare Adriatico”. “Questo – ha notato il capo della diplomazia croata – ci impegna a lavorare insieme per lo sviluppo dell’economia blu, per la difesa dell’ambiente, a impegnarci a rafforzare i collegamenti tra i nostri due Paesi, in primis tra i porti sulle due rive dell’Adriatico”. Gordan Grlić Radman, arrivato al ricevimento direttamente dal vertice NATO di Bruxelles, ha trasmesso ai presenti i saluti del suo omologo italiano e vicepremier del governo di Roma, Antonio Tajani. Ha rilevato che in Belgio, in margine alla conferenza dell’Alleanza atlantica, l’Italia, la Slovenia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e la Grecia hanno sostenuto, su iniziativa della Croazia, l’apertura entro la fine dell’anno dei negoziati di adesione della Bosnia ed Erzegovina all’Unione europea. Grlić Radman ha ringraziato Roma per il sostegno garantito alla Croazia nel conseguimento dei suoi traguardi strategici (Schengen, Eurozona, OSCE…). A questo proposito ha ricordato che a sua volta Zagabria ha sostenuto la candidatura di Roma ad ospitare l’Expo del 2030. “E vi svelerò un segreto. La decisione di sostenere la candidatura di Roma ci ha fatto guadagnare la stima dell’Arabia Saudita. Quando ci hanno chiesto di votare per Riad (che alla fine si è aggiudicata la manifestazione) e hanno capito che però noi non avremmo cambiato decisione, mi hanno confidato di apprezzare la nostra coerenza”, ha raccontato Gordan Grlić Radman, confidando di aver studiato l’italiano, ma di non averlo mai imparato come avrebbe voluto. “Ma vi confido un altro segreto. Sono bravissimo a cantare in italiano. Difatti, quando vivevo in Svizzera entrai a fare parte, come unico straniero, di un coro che 35 anni fa vantava già oltre 168 anni di tradizione e che è stimato per l’esecuzione di canzoni tradizionali elvetiche, incluse quelle del Canton Ticino”.

Verso nuove sinergie

Aldo Di Biagio, che presiede la CCIC da circa un anno, ha rilevato che il suo obiettivo e quello della Camera di commercio consiste nel conseguire un nobile traguardo: “Far prosperare e creare posti di lavoro, opportunità, nuove sinergie e occasioni per il bene di tutti”. “Gli oltre otto miliardi d’interscambio tra i nostri due Paesi sono un risultato storico, soprattutto in questo anno segnato da crisi energetiche ed economiche, dalla mancanza di materie prime e dall’inflazione. Viviamo in un momento di complesse sfide globali e mi preme di evidenziare, con molto orgoglio, che le imprese italiane in questo Paese risultano i maggiori creatori di posti di lavoro. La Camera sta crescendo. I legami economici e imprenditoriali sono in espansione nonostante tutti i problemi globali e le politiche di entrambi i Paesi si sforzano di rafforzarli ancora di più e noi in loco siamo pronti per le nuove sfide e la realizzazione di nuovi progetti”, ha concluso Di Biagio.

Edi Furlan ha ritirato il riconoscimento a nome di Elifriulia
Edi Furlan ha ritirato il riconoscimento a nome di Elifriulia
Dražen Crnković ha presentato il lavoro della Ducati komponenti
Dražen Crnković ha presentato il lavoro della Ducati komponenti
CCIC
Il tavolo delle autorità
Il vicepresidente del Sabor e deputato della CBI al Parlamento di Zagabria saluta Marin Rogić, già giornalista del nostro quotidiano e ora manager della SL Mont
Il vicepresidente del Sabor e deputato della CBI al Parlamento di Zagabria saluta Marin Rogić, già giornalista del nostro quotidiano e ora manager della SL Mont
A capo della SL Monta ci sono Marin Rogić (già giornalista de La Voce del popolo) e la sorella lavica Rogić Rade, qui con i rispettivi compagni
A capo della SL Monta ci sono Marin Rogić (gić giornalista de La Voce del popolo) e la sorella lavica Rogić Rade, qui con i rispettivi compagni

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