Ipsilon. Sarà raddoppio verso il Monte Maggiore

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Ipsilon. Sarà raddoppio verso il Monte Maggiore

ROGOVIĆI | Il primo ministro Andrej Plenković ha inaugurato ieri i lavori di raddoppio dell’Ipsilon istriana da Pisino al Tunnel del Monte Maggiore (fase 2B1). Un investimento da 1.237,5 milioni di kune che in prospettiva dovrebbe far lievitare dello 0,5 p.c. il PIL croato. Per il Paese, ma soprattutto per l’Istria, quella di ieri è stata una giornata storica. A sottolinearlo, oltre al premier, sono stati anche il ministro del Mare, del Traffico e dell’Infrastruttura, Oleg Butković, il presidente della Regione istriana, Valter Flego, e Dario Silić, direttore generale della concessionaria dell’Ipsilon, la Bina-Istra.

Alla cerimonia svoltasi ieri allo svincolo di Rogovići hanno preso parte pure il vicepremier Predrag Štromar (titolare del dicastero dell’Edilizia e dell’Assetto territoriale), il ministro dell’Economia, dell’Imprenditoria e dell’Artigianato, Darko Horvat, il sindaco di Pisino, Renato Krulčić, numerose altre autorità nonché i rappresentanti dei finanziatori e degli esecutori dei lavori. All’appuntamento non è mancato l’Ambasciatore francese a Zagabria, Corinne Meunier. L’azionista di riferimento della Bina-Istria, si ricorda, è la società francese Bouygues Travaux Publics. La Bina-Istra è partecipata (direttamente e indirettamente), anche dall’Ina, dalle Hrvatske autoceste, dalle Istarske autoceste e dalla finanziaria franco-anglo-lussemburghese Antin Infrastructure Partners.

Una partnership pluridecennale

“Negli anni passati il governo ha investito molto nell’infrastruttura. Noi abbiamo proseguito questa grande impresa volta a incrementare la qualità della rete autostradale, degli aeroporti, delle vie navigabili fluviali…”, ha dichiarato Plenković. Ha annunciato che nei prossimi 12 anni risorse considerevoli saranno destinate alle ferrovie. “Con il completamento di questo progetto, particolarmente importante per l’Istria saranno messi i puntini sulle “i” di una partnership che dura da 23 anni, quella tra la Repubblica di Croazia e la Bouygues. Una cooperazione – ha osservato – che si integra nei rapporti strategici allacciati tra la Croazia e la Francia. Un Paese che nei momenti cruciali ci ha assicurato un significativo appoggio politico”, ha notato il capo del governo. Plenković ha detto che gli ha fatto piacere poter dare il via libera definitivo all’avvio dei lavori alla fase 2B1 di ampliamento dell’Ipsilon in occasione della seduta dell’Esecutivo svoltasi a Pola circa due mesi fa. Ha puntualizzato che l’Ipsilon potrà essere considerata ultimata soltanto una volta realizzata la seconda galleria del traforo del Monte Maggiore e la tratta che collega il medesimo alla circonvallazione di Fiume, ossia alla rete autostradale nazionale.

Il secondo traforo

Gli ha fatto eco il ministro dell’Infrastruttura. Oleg Butković, ha auspicato che i lavori alla fase 2B2 (interventi sul Monte Maggiore e a Mattuglie) possano essere intrapresi nei prossimi tre anni, dunque prima del completamento della fase 2B1. Butković ha rilevato che nel 2032, una volta scaduta la concessione alla Bina-Istra, l’Ipsilon tornerà a tutti gli effetti in possesso dello Stato. A tale proposito, Dario Silić ha ricordato che la Bina-Istra ha investito nella realizzazione dell’Ipsilon 5,7 miliardi di kune (fase 2B1 inclusa). Il manager ha assicurato che la società non intende fermarsi, bensì procedere alla realizzazione della fase 2B2. Il presidente della Regione istriana ha ricordato che oltre alla seconda galleria del Tunnel del Monte Maggiore devono essere raddoppiati anche il ponte sul fiume Quieto e il viadotto di Leme. Flego ha parlato dell’importanza della tratta Pisino-Monte Maggiore per la sicurezza e la scorrevolezza del traffico (negli ultimi anni questa tratta ha mietuto una media di tre morti all’anno). Si è detto convinto che l’infrastruttura contribuirà a stimolare la coesione sociale e la crescita economica.

Nuovi viadotti

La fase 2B1 prevede la realizzazione di 28 chilometri di infrastruttura autostradale. I lavori proseguiranno a tappe. La più lunga (12 chilometri), quella tra Rogovići e Cerreto (2B1-1), dovrebbe essere ultimata nell’arco dei prossimi 24 mesi. Le rimanenti – Cerreto-Lupogliano (2B1-2), Lupogliano-Vragna (2B1-3) e l’area di sosta di Rebri (2B1-4) –, invece, dovrebbero essere ultimate nell’arco dei prossimi tre anni. Il progetto prevede la parziale deviazione dell’attuale tracciato dell’Ipsilon e la demolizione di tre cavalcavia. D’altro canto saranno realizzati 12 nuovi viadotti, 16 sottopassaggi e 3 cavalcavia, per una lunghezza complessiva di 2.510 metri.

Posti di lavoro

L’esecuzione dei lavori è stata affidata alla Bouygues TP (il contratto è stato firmato il 5 ottobre scorso). Oltre il 90 p.c. dell’opera è stato subappaltato a società croate. Nel corso dei prossimi tre anni il progetto dovrebbe generare un migliaio di posti di lavoro. Una volta ultimata la tratta Pisino-Monte Maggiore conterà quattro corsie da 3,5 metri di larghezza ciascuna (due per ogni senso di marcia), più due corsie di sosta (una per ogni senso di marcia) della larghezza di 2,5 metri ciascuna. Nel corso dei lavori le carreggiate esistenti (due corsie, una per ogni senso di marcia), dovrebbero rimanere costantemente percorribili. Il pagamento del pedaggio sarà introdotto a lavori ultimati.

L’ok di Bruxelles

La condizione per l’avvio dei lavori è sta soddisfatta il 14 giugno scorso, quando la Commissione europea ha dato l’assenso alla quinta modifica del contratto di concessione stipulato tra la Croazia e la Bina-Istria. Il governo ha giudicato più conveniente la nuova concessione, affermando che suddivide più equamente il rischio legato al rimborso pubblico dovuto al concessionario dell’Ipsilon in caso di riduzione del traffico sulla medesima.

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