I revisori croati promuovono le finanze UI

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I revisori croati promuovono le finanze UI

CAPODISTRIA I presidenti dell’Unione Italiana e della Giunta esecutiva dell’UI, rispettivamente Maurizio Tremul e Marin Corva, hanno tenuto ieri a Capodistria una conferenza stampa per illustrare gli esiti della revisione finanziaria, effettuata dal ministero delle Finanze della Repubblica di Croazia sull’operato dell’UI per l’anno finanziario 2015. I controlli sono durati otto mesi (dal 9 ottobre 2017 al 6 giugno di quest’anno) e hanno visto impegnati nella sede fiumana dell’UI due ispettori per una settimana intera, iniziando il 9 ottobre del 2017, con i due ispettori che hanno trascorso una settimana lavorativa nella sede fiumana dell’UI. Gli esiti sono stati resi noti in un verbale trasmesso all’UI il 27 luglio.

Tutto a norma di legge
“Dal documento si evince che l’UI è perfettamente in regola. Tutto ciò che gli incaricati hanno preso in analisi risulta essere a norma di legge. Siamo molto soddisfatti che sia emerso che l’UI, nonostante la sua complessità, opera nel rispetto delle leggi e delle normative croate”, ha commentato Tremul. L’esito viene proposto anche quale messaggio per i nuovi e vecchi consiglieri dell’Assemblea dell’UI, che si riunisce oggi a Dignano in seduta costitutiva, per rassicurarli che l’organizzazione funziona in modo efficiente e legale. Quest’ultima revisione rientra in una lunga serie di controlli regolari, effettuati da case di revisione esterne e dai finanziatori sloveni, croati e italiani. “Nessuno ha mai rilevato illeciti, eventualmente sono stati formulati dei consigli su come operare ancora meglio”, ha detto Tremul, sottolineando che questa è la prova di come l’UI “può crescere e migliorare, ma anche di quanto siano false le accuse mosseci riguardo a una presunta gestione illegale”.

Buona l’organizzazione
L’analisi ha avuto per oggetto numerosi documenti prodotti nell’anno d’esercizio 2015, nel cui bilancio le entrate sono state di 3 milioni 532.004 euro (26.490.033 kune) e le uscite di 3 milioni 558.687 euro (26.690.159 kune). Le operazioni hanno oberato non poco il comparto amministrativo dell’UI, viste le continue richieste di chiarimenti e di traduzioni in croato dei documenti in lingua italiana o slovena, le quali hanno causato una spesa non indifferente. Come ha aggiunto Corva, lui stesso si è dovuto recare a Zagrabria per dei chiarimenti più approfonditi sul sistema e sui meccanismi di finanziamento in base ai quali l’UI funziona. “L’impressione generale degli ispettori è che siamo estremamente ben organizzati. Non conoscevano nel dettaglio la nostra realtà e si sono trovati di fronte un sistema gestionale-amministrativo molto complesso”, ha aggiunto Corva.
L’importanza dell’UI
Il presidente della GE ha illustrato come i due funzionari di Zagabria abbiano lavorato su tre livelli: la comunicazione con Maurizio Tremul, al tempo presidente della GE, per le spiegazioni iniziali, i regolari contatti con lo stesso Corva, allora segretario della GE e la costante partecipazione del servizio professionale, soprattutto della contabile Loredana Kancijanić, che Tremul e Corva hanno voluto ringraziare per il grande impegno. Sotto analisi tutti i contratti e le convenzioni, i finanziamenti e le spese, ma anche i salari (valutati a campione), i fogli viaggio e i loro allegati, il pagamento di vari servizi nonché l’intero sito web dell’UI. “Credo che questa sia l’ennesima prova dell’importanza dell’UI per il gruppo CNI e della grande complessità legata alla gestione dell’UI”, ha concluso Corva.

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