Croazia. Per i migranti niente centri sorvegliati

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Croazia. Per i migranti niente centri sorvegliati

BRUXELLES | In Croazia non ci saranno centri sorvegliati per l’accoglienza dei migranti. Lo ha dichiarato il premier Andrej Plenković a margine del secondo summit europeo dedicato all’emergenza migratoria.

Una questione che non ci riguarda

“In Croazia non ci saranno hotspot, in quanto questi sorgeranno solamente laddove attraccheranno le navi con a bordo i migranti. Non c’è stata alcuna offerta volontaria di centri, non c’è stata discussione in tal senso. La questione riguarda perlopiù gli Stati in cui tali navi attraccheranno, il che succede soprattutto in Italia e a Malta”, ha puntualizzato Plenković.

Riammissione e rimpatrio

Il primo ministro ha espresso soddisfazione perché nelle conclusioni è stata inserita una frase molto importante per la Croazia, riferita al rafforzamento della collaborazione nella riammissione e nel rimpatrio dei migranti, nonché allo scambio delle informazioni con gli Stati dell’Europa sudorientale per impedire l’attraversamenti illegali dei confini. “Questa è la cosa più importante per la Croazia”, ha rilevato il premier, aggiungendo che è un bene che gli Stati nel vicinato sudorientale rafforzino le proprie capacità di controllo dei confini.
Per quanto concerne i centri sorvegliati, Plenković ha constatato che “più o meno si tratta di ciò che è già stato fatto ad hoc laddove attraccano le navi con i migranti”. Il premier ha aggiunto che, indipendentemente dalle conclusioni, la Croazia sta lavorando alle proprie capacità di accoglienza. “Abbiamo un Centro a Zagabria e uno a Kutina: dobbiamo ampliarli entrambi”, ha evidenziato il capo del governo. Dalle sue parole si evince comunque che le navi con i migranti rimarranno alla larga dai porti croati.

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