In scena il 63° Trofeo Luxardo

È a Franco Luxardo, sindaco onorario del Libero Comune di Zara in Esilio e patron della manifestazione cresciuta con lui, che si deve la creazione di questa splendida gara. Sport, dialogo e amicizia per comunicare al mondo un messaggio cosmopolita di grande attualità

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In scena il 63° Trofeo Luxardo
Franco Luxardo. Foto: FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA

Dopo due anni di pausa forzata, dovuta all’epidemia da Covid, la grande scherma fa tappa in Italia per uno degli storici appuntamenti della Coppa del Mondo. A Padova è infatti in pieno corso di svolgimento il Trofeo Luxardo, valevole come Grand Prix di sciabola maschile e femminile. Le qualificazioni sono iniziate ieri, mentre domenica si terranno gli assalti per il tabellone principale di entrambe le prove. Ben quaranta gli azzurri in pedana. Grande attesa in casa Italia soprattutto in campo maschile dove con Luca Curatoli e Luigi Samele, che hanno ben figurato nelle ultime gare di Coppa. In campo femminile invece le azzurre sono a caccia del riscatto, visto che finora in stagione hanno brillato solo nelle prove a squadre e un po’ meno nell’individuale.

Alla presentazione dell’evento sono intervenuti il direttore del torneo Alessandro Cecchinato, Gianni Ferraro, vicepresidente del Petrarca Scherma, Guido Di Guida, esponente del Consiglio federale, l’assessore comunale allo sport, Diego Bonavina, il presidente del Comitato regionale FIS Veneto, Alberto Spiniella. Ma è a Franco Luxardo sindaco onorario del Libero Comune di Zara in Esilio, all’epoca giovane schermidore dell’Accademia Comini e della squadra nazionale e oggi patron della manifestazione cresciuta con lui e con la collaborazione del Petrarca Scherma, che si deve la creazione e la persistenza di questa splendida gara al cui appuntamento annuale l’élite della sciabola mondiale non manca mai.
Franco Luxardo, “patron” del Trofeo, sciabolatore dell’Accademia Comini e azzurro dal 1959 al 1968, insieme al padre Giorgio (ex schermidore), ideò la manifestazione nel 1955, in un’epoca in cui la Coppa del Mondo e le competizioni internazionali erano di là da venire. Dopo le prime tre edizioni riservate ad atleti italiani tenutesi negli impianti del Cus Padova (1955, ‘56 e ‘59) a partire dal 1961 decise di “aprire” l’ingresso nei tabelloni agli sciabolatori stranieri, in una tradizione rimasta da allora immutata. Nel 1959, infatti, Franco Luxardo, esule dalmata, maturò la consapevolezza che la sua creatura avrebbe potuto raggiungere traguardi più ambiziosi. La cultura adriatica e mitteleuropea che era alla base della sua formazione lo portava a considerare lo sport come una formidabile occasione d’incontro-confronto tra le genti in nome della fratellanza e l’ambito nazionale gli andava decisamente troppo stretto. Da buon imprenditore, inoltre, immaginava che dare maggiore rilievo alla sua creatura sarebbe servito anche a pubblicizzare i prodotti della sua ditta. La tenacia con cui sosterrà la sua iniziativa richiama la stessa determinazione di suo padre, che costretto a fuggire da Zara per le vicende della Seconda guerra mondiale, dopo aver perduto due fratelli e la più che centenaria fabbrica di liquori, era ripartito da zero riparando in Italia, ricostruendo l’impresa alle pendici dei Colli Euganei, a Torreglia. Si fece strada così l’intenzione di estendere la partecipazione del Torneo ad atleti stranieri.
Nell’albo d’oro del Trofeo Luxardo il record di vittorie è tuttora detenuto dal russo Victor Sidiak, unico vincitore per cinque edizioni (1969, 1971, 1972, 1974 e 1977), seguito a quota quattro dall’azzurro Michele Maffei (1973, 1976, 1979-1980) e dall’ungherese Imre Gedoevari (1978, 1982-1983-1984).
La competizione riunisce a Padova i migliori sciabolatori di ogni nazione, ospitandoli negli anni nelle sue sedi più prestigiose. Subito dopo la sua nascita il Trofeo è uscito dai confini nazionali per diventare ben presto un insostituibile momento d’incontro per generazioni e generazioni di schermidori di tutto il mondo, campioni e campionesse che si sono alternati su queste pedane superando ogni tipo di ostacolo (come ad esempio la guerra fredda) e consolidando amicizie in grado di durare negli anni e continua oggi in un mondo globalizzato nonostante la guerra in Ucraina.
La delegazione azzurra è guidata dal commissario tecnico Nicola Zanotti, insieme ai maestri Andrea Aquili, Benedetto Buenza, Cristiano Imparato, Leonardo Caserta, Tommaso Dentico e Alessandro Di Agostino.
La manifestazione è dotata del Trofeo Luxardo che viene assegnato allo schermidore che vince la gara per tre anni anche non consecutivi. L’azienda Luxardo, costituita nel 1821, e tuttora controllata al 100 p.c. dalla famiglia fondatrice, è una delle più antiche aziende europee nel campo della produzione dei liquori. Trasferita l’attività a Torreglia nel 1947 a seguito di ragioni belliche, ricopre a tutt’oggi un ruolo leader nel settore dei liquori dolci, rappresentando una delle pochissime marche presenti in quasi tutti i mercati mondiali.

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