L’INTERVENTO L’Evento 201

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L’INTERVENTO L’Evento 201

Mai sentito parlare dell’Evento 201? “Ebbene provate a pensare che effetto vi farebbe se sapeste che solo tre mesi prima che tutto cominciasse davvero, qualcuno avesse ‘IPOTIZZATO’ la nascita, lo sviluppo e gli esiti di una pandemia da coronavirus in tutti i suoi dettagli. Che effetto vi farebbe sapendo che, a pandemia scoppiata tutto sembrava essere già scritto? Semplice capacità previsionale per qualcosa che, tutto sommato, era prevedibile oppure c’è qualcosa di più?”, scrive Wall street Italia nel suo articolo pubblicato il 23 luglio 2021. Poco meno di due anni fa, a livello mondiale, veniva proclamata la pandemia da Covid-19. Da allora fino ad oggi, il mondo sta cambiando radicalmente. L’economia è al collasso, le persone sono sotto stress e si ammalano sempre di più, i diritti umani e le libertà sono minacciati… Cosa ci aspetta in futuro, nessuno lo sa. Questa è una buona occasione per ricordare un evento importantissimo avvenuto a New York alcuni mesi prima che fosse proclamata la pandemia da Covid-19. Concretamente si tratta dell’Evento 201 (2019). In quell’occasione, tra l’altro, venne pubblicato; “I leader dei governi e delle imprese globali, giocano in un esercizio pandemico dimostrando il bisogno mondiale di una nuova partnership per ridurre le conseguenze economiche e sociali su larga scala della pandemia. Johns Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill & Melinda Gates Foundation, ospitano l’esercitazione il 17 ottobre 2019 a New York City”. Tra i partecipanti dell’Evento figuravano anche: Ryan Morhard, consulente per la salute e l’economia del World Economic Forum; Chris Elias, presidente della Divisione Sviluppo Globale della Bill & Melinda Gates Foundation; Tim Evans, ex direttore della salute presso la Banca Mondiale; Avril Haines, ex vicedirettore della CIA, Sofia Borges in rappresentanza delle Nazioni Unite; Stanley Bergman, presidente del Consiglio d’amministrazione della Henry Schein, un distributore globale di forniture

mediche e dentistiche, tra cui vaccini, prodotti farmaceutici, servizi finanziari e attrezzature; Paul Stoffels, chief scientific officer, Johnson & Johnson; Matthew Harrington, direttore delle operazioni globali presso Edelman, una delle più grandi società di consulenza di marketing e pubbliche relazioni al mondo ed altri. Per lo scenario, hanno detto gli organizzatori dell’Evento, “Abbiamo modellato una pandemia fittizia di coronavirus, ma abbiamo affermato esplicitamente che non si trattava solo di una previsione. Invece, l’esercizio è servito per evidenziare le sfide di preparazione e risposta che probabilmente sorgerebbero in una pandemia molto grave”. Dopo l’Evento 201 vennero stabilite alcune raccomandazioni molto precise per i governi nazionali e le organizzazioni internazionali. Per esempio: “La simulazione sottolineerà la necessità
di includere l’industria privata, insieme alla collaborazione tra imprese e governo, nella pianificazione anticipata per mitigare il devastante impatto economico e sociale delle pandemie a livello mondiale. L’agente patogeno e la malattia che la provoca, sono modellati nel gioco in gran parte sulla SARS. Lo scenario del gioco si conclude al punto di 18 mesi, con 65 milioni di morti”. Esercitando la simulazione tra l’altro viene detto; “Non è possibile che un vaccino sia disponibile nel primo anno. I governi dovrebbero fornire più risorse e supporto per lo sviluppo e l’aumento della produzione di vaccini, e dovranno collaborare con le società di media tradizionali e di social media per ricercare e sviluppare approcci agili per contrastare la disinformazione…”. Oggi, quando riflettiamo su questo “gioco” nominato Evento 201 molto prima della proclamazione ufficiale della pandemia, arriviamo a una semplice conclusione. Chi organizza questo tipo di “simulazione” non è un semplice profeta o direttore dello spettacolo, ma qualcuno che sa benissimo come stanno andando le cose, e sa benissimo che le sue narrazioni e raccomandazioni saranno approvate senza discussione.

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