Tradizione storico-sanitaria dell’Istria e del Quarnero

CRS. Presentati l’83ª edizione del Bollettino «La Ricerca» e il 52º numero degli «Atti»

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Tradizione storico-sanitaria dell’Istria e del Quarnero
Raul Marsetič, Rino Cigui e Nicolò Sponza. Foto: ROBERTA UGRIN

Il Centro di ricerche storiche di Rovigno in collaborazione con l’Unione Italiana e l’Università popolare di Trieste, ha presentato nella sala dedicata al ricordo dell’illustre storico rovignese Bernardo Benussi presso il CRS, il Bollettino promosso dal Centro di ricerche storiche, “La Ricerca” nella sua 83.esima edizione nonché la 52.esima edizione degli “Atti”.

A illustrare i contenuti delle due opere sono stati i redattori delle rispettive opere pubblicate, il prof. Rino Cigui e Nicolò Sponza, mentre il direttore del CRS, Raul Marsetič, ha colto l’occasione per annunciare le prossime pubblicazioni del CRS ora in fase di stampa, della 34.esima edizione dei “Quaderni” e dei nuovi libri della collana “Etnia” che verranno presentati al pubblico in autunno.

Temi linguistico-pedagogici
A presentare i temi degli “Atti” è stato Rino Cigui, direttore editoriale del volume. “Gli ‘Atti’ sono un appuntamento storiografico che si ripete da più di mezzo secolo, diventato un punto di riferimento per chiunque voglia approssimarsi alla complessa storia istriana, oltre a essere una testimonianza della grande vivacità delle iniziative promosse dalla nostra Istituzione”, ha detto Cigui. La 52.esima edizione degli “Atti” si presenta ai lettori in dieci contributi suddivisi in sei saggi e quattro note e documenti storici, proponendo una varietà di tematiche che spaziano da quelle storico-geografiche, sanitarie, linguistico-pedagogiche e religiose, tutte suffragate da fonti e testimonianze orali e materiali, che, col mutare dei tempi rischiano di scomparire. Tra gli autori dei saggi si annoverano i seguenti ricercatori, collaboratori e storici: Matija Drandić, con il saggio d’apertura “La popolazione di Rovigno nel primo quarantennio del XVII secolo”, Rino Cigui con il saggio di storia sanitaria “Una malattia spaventosa alla quale l’uomo è soggetto e che infetta i suoi organi genitali. La sifilide e le malattie veneree in Istria nei secoli XVI-XX”, Davide Mastrovito propone uno studio intitolato “Il terrazzamento istriano e delle isole di Cherso e Lussino negli operati d’estimo del Catasto Franceschino”, mentre Aleksandro Burra si sofferma su “L’opera di Vincenzo Bernardino de Castro con particolare riferimento al suo ruolo di pedagogista e fautore della scuola popolare nella seconda metà del XIX secolo”. Un nutrito corpus lessicale del dialetto istrioto di Valle viene offerto da Sandro Cergna nel contributo “Frammenti istrioti dal primo Quaderno di Giovanni Obrovaz”. A chiudere la sezione dei saggi è Michele Grison con i “Toponimi del territorio di Costabona, Puzzole e del Briz”.
La sezione delle note e dei documenti storici, si apre con il saggio di Palmiro Bonini “Gli echi delle guerre con i Turchi nelle ville del carso di Grisignana nei “Matrimonialia” del vescovo di Cittanova Giacomo Filippo Tomasini” e prosegue con la seconda e l’ultima parte dello studio di Lea Lešić Pustijanac dal titolo “Il ciclo della vita nella parrocchia di Dignano nel XIX secolo: battesimi, matrimoni e morti. Del ruolo rivestito dal periodo dell’Avvento nella tradizione folclorica e liturgico-musicale dei territori istriani, quarnerini e dalmati, tratta David di Paoli Paulovich in “L’avvento nel folclore istriano: tempo rituale del magico e di preparazione al Santo Natale”. Il volume si conclude con il contributo di Franco Stener “Tre nuove campane attendono il campanile di Ancarano”.

Tra prostituzione ed epidemie
A presentare il Bollettino “La Ricerca” nella sua 83.esima edizione è stato Nicolò Sponza, redattore del suddetto Bollettino.
“La Ricerca” propone quattro contributi di storici e collaboratori del CRS di Rovigno, tra cui l’articolo “Ai margini della società rovignese: la prostituzione nel primo dopoguerra” scritto dallo storico Diego Han, il quale attraverso un’attenta ricerca archivistica ha cercato di cogliere le dinamiche e le caratteristiche della prostituzione a Rovigno fra le due guerre. Il secondo contributo è quello di Matija Drandić con “Corpus delecti – la mutilazione e la marchiatura del corpo nell’Istria veneta”, nel quale l’autore analizza i segni socialmente iscritti ossia impressi sul corpo da parte delle Istituzioni. Franco Stener, nel suo contributo intitolato “Remo Lombardi medico a Visinada” propone un raro documento emesso dal C.P.C. di Visinada nel 1946 al dottor Lombardi dove si attestano sia le sue qualità di medico che di uomo fidato in quanto vicino agli ideali della Lotta di Liberazione. Pur godendo di ottima reputazione, non incontrerà le simpatie del nuovo regime, causa i suoi sentimenti d’italianità e opterà per la via dell’esodo. Daniela Bišić Martinčić con “L’epidemia di scarlattina del 1924 nel distretto scolastico di Pisino” offre ai lettori uno spaccato delle condizioni abitative e igienico sanitarie delle zone rurali dell’Istria negli anni ‘20 del XX secolo.
La seconda parte de “La Ricerca” contiene invece la presentazione delle pubblicazioni edite dal CRS: il “Diario polese” di Giovanni Marotti 8 settembre 1943 – 16 settembre 1947, di Raul Marsetič, “Le buone erbe salvàdighe dell’Istria” di Paola Delton, di cui è stata pure annunciata la ristampa, e in conclusione una presentazione della rilevante rivista scientifica “Ricerche sociali n.26” di Diego Han.
Infine, un invito per tutti gli interessati a inviare al CRS di Rovigno i propri lavori i quali saranno valutati dalla redazione ed eventualmente pubblicati nelle pagine del prossimo numero.

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