Non c’è due senza che siano tre le squisite offerte culturali negli ambienti accademici di Pola, tutte prodotte dalla medesima feconda fucina alla quale vanno rivolte particolari manifestazioni di apprezzamento: il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e di Filosofia che fa capo all’Ateneo “Juraj Dobrila”. Ieri mattina è riuscito a dare un suo ulteriore validissimo contributo alla 23.esima edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo. Dopo due eccellenti lectio magistralis che hanno visto relatrici Sergia Adamo e Susanna Sieff, l’apparentemente impossibile – il connubio tra i classici della letteratura italiana e la problematica ambientale – ha visto una propria significativa continuazione. L’argomento principe de “L’Italiano e la sostenibilità” ha fatto sì di ripescare tra gli autori dell’altro secolo, Italo Calvino e il suo spirito ambientalista, premonitore di una realtà che oggi sta soffocando il mondo: la totale assenza di sinergia tra l’uomo e la natura. “Il pensiero ecologico di Italo Calvino” è diventato oggetto del concorso video organizzato in seno al Dipartimento, mettendo alla prova gli studenti di lingua e letteratura italiana quale corso monocurricolare ma anche bicurricolare, abbinato ad altre materie. La lettrice di lingua italiana, Sarah Zancovich affiancata da Eliana Moscarda Mirković responsabile del corso di laurea monocurricolare in Lingua e letteratura italiana e Martina Damiani, docente al Dipartimento di Italianistica, si è mostrata particolarmente orgogliosa dei risultati e ha consegnato i premi agli autori di lavori definiti talmente “egregi” da disarmare le generazioni che non sono cresciute a pari passo con la cultura massmediatica e digitale.
Il prestigioso primo premio è andato a Valentina Perić Turčinović per un filmato degno di divulgazione tra il più largo pubblico che si ispira a “La speculazione edilizia”. Secondo piazzamento conquistato da Melani Miljević, Valentina Malusà e Ana Paula Hadžija. Terzo valido piazzamento, infine, a Gabrijela Ivanjko, Sara Pasler e Maja Savić.
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