L’MMSU e il Teatrino in attesa del rinnovo

Il progetto per l’edificio H è stato candidato al Concorso pubblico per il rinnovo energetico del patrimonio storico-culturale

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L’MMSU e il Teatrino in attesa del rinnovo

All’interno del complesso Benčić, ovvero nel Quartiere artistico fiumano, stanno procedendo a ritmo serrato i lavori di restauro dell’edificio T, ossia della futura Biblioteca civica, intervento con il quale verrà completata l’ampia opera di recupero di una zona cittadina in passato adibita all’industria e ora destinata alla cultura.

 

Il primo palazzo nel Benčić ad essere stato sottoposto a un intervento di ristrutturazione per ospitare un ente museale è stato il Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMSU), il quale si era trasferito da via Dolac nella nuova sede – chiamata edificio H – nel 2017.

Il palazzo era stato soltanto parzialmente rinnovato, in quanto il secondo piano e la soffitta all’epoca erano ancora di proprietà dell’azienda PIK, proprietaria del resto dell’edificio H (il Museo, infatti, è insediato nell’ala ovest del palazzo). L’opera di rinnovo del pianterreno e del primo piano del Museo era stata realizzata in base al progetto dell’architetto Dinko Peračić, che nel 2018 era stato premiato dall’Associazione degli architetti croati (UHA).

Nel tentativo di mascherare il degrado il Teatrino è coperto da un pannello

Il manto esterno del Museo

Dal momento che i lavori di rinnovo avevano interessato soltanto gli interni del palazzo, il manto esterno era rimasto intatto. L’unico intervento sull’esterno del palazzo è stato lo strato di vernice rossa con la quale era stata ricoperta la facciata meridionale del Museo nell’ambito del progetto dell’artista Dora Budor in occasione dell’inaugurazione del progetto Fiume Capitale europea della Cultura nel 2020. Nel frattempo, però, il secondo piano e la soffitta del palazzo sono diventati di proprietà della Città di Fiume, per cui si poteva pensare a un restauro degli spazi rimanenti e del manto esterno.

La facciata meridionale del Museo verniciata di rosso. Doveva essere una cosa temporanea

Infatti, l’edificio H si presenta ancora oggi in stato di completo degrado dall’esterno e stona notevolmente nell’ambiente del Benčić dopo che sono stati rinnovati il Palazzo dello Zucchero e la Casa dell’infanzia. Lo stesso vale anche per il padiglione chiamato Teatrino, sito dirimpetto al Palazzo dello Zucchero, sede del Museo civico, il cui restauro non era stato contemplato dalle autorità cittadine nel momento in cui il progetto di rinnovo del complesso Benčić veniva candidato ai fondi europei perché all’epoca non era ancora nota la funzione di questo piccolo, ma affascinante spazio.

Per il rinnovo della facciata dell’MMSU si attendono fondi europei

Intervento di risanamento energetico

Come riferitoci dal Dipartimento per la Cultura della Città di Fiume, l’ala ovest dell’edificio H, ovvero il Museo d’Arte moderna e contemporanea, verrà sottoposta a un intervento di rinnovo energetico, il che comprende la sostituzione della copertura del tetto, la realizzazione dell’isolamento termico sul manto esterno dell’edificio, la sostituzione degli infissi e serramenti al secondo piano e al pianterreno e il rinnovo del manto esterno del palazzo. Il progetto di rinnovo energetico è stato realizzato dall’azienda ARP di Spalato, mentre il progettista principale è l’architetto Dinko Peračić. Il progetto per l’edificio H è stato di recente candidato al Concorso pubblico per il rinnovo energetico del patrimonio storico-culturale bandito dal Fondo per la tutela dell’ambiente e l’efficienza energetica. Dopo che saranno resi noti i risultati del Concorso, si procederà con la pubblicazione del Concorso pubblico per l’esecutore dei lavori.

Uno spazio gestito dall’Art cinema

Per quanto invece riguarda il Teatrino, sono stati stilati alcuni scenari possibili legati al suo sfruttamento come spazio gestito dall’Art cinema. La dinamica di sviluppo di questo progetto dipende dalla possibilità di attingere dai fondi Ue che al momento sono accessibili, o come finanziamento di spazi “brownfield” (siti inquinati nei quali gli interventi di riutilizzo o trasformazione d’uso, valorizzandone le caratteristiche e collocazione geografica, sono in grado di produrre benefici economici uguali o superiori ai costi relativi alle opere di trasformazione e alle opere di bonifica o messa in sicurezza. Si tratta, spesso, di siti inquinati compresi in ambito urbano o di immediata periferia, già dotati di tutte le opere di urbanizzazione, come luce, acqua, gas, rete fognaria ecc. e prossimi a linee e raccordi di trasporto), oppure tramite l’opera di restauro del patrimonio storico-culturale protetto. Al momento non è nota la data in cui sarà possibile attingere ai fondi europei, ma ad ogni modo il Dipartimento – ci è stato riferito – avrà tutta la documentazione di progetto pronta per la candidatura.

Il Teatrino verrà probabilmente gestito dall’Art cinema

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