«Leron». La multiculturalità alla conquista di Dignano (foto)

La grande festa iniziata l'altra sera è stata inaugurata ufficialmente ieri con la tradizionale sfilata. La giornata odierna sarà all'insegna di conferenze, sacralità, danza e premiazioni

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«Leron». La multiculturalità alla conquista di Dignano (foto)
Una delle danze tradizionali. Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

In tutta la bellezza dei suoi colori, musiche, balli e canti, sbarca in Piazza del Popolo a Dignano il “Leron”. Per la 21.esima edizione è tornato il Festival internazionale del folclore promosso dalla locale Comunità degli Italiani e dall’Unione Italiana, la grande festa simbolo di pace, amicizia e fratellanza, evento emblema di multiculturalità. Ancora una volta le vie e le piazze della cittadina sono state animate da cultori e promotori della tradizione di tutta Europa, che con la loro allegria e simpatia hanno conquistato il pubblico.

Dignano ha cominciato a festeggiare in effetti già giovedì sera con “Aspettando il Leron… serata friulana”. Da qualche anno, a precedere il Festival vero e proprio è infatti la serata dedicata al tradizionale ballo della furlana, di cui hanno parlato l’etnomusicologo Dario Marušić e il coreografo e pedagogista Vidoslav Bagur. A presentare i balli sono stati i gruppi folcloristici delle Comunità degli Italiani di Gallesano e Dignano e il GF “Stelutis di Udin” (Udine, Italia). Nell’occasione, Bagur ha voluto evidenziare la bellezza delle furlane “di casa”, a partire dal ballo e dalla parte musicale, sottolineando l’eleganza dei costumi, delle pettinature e degli ornamenti.
Il programma è continuato ieri con la sfilata dei partecipanti lungo via Merceria, cui è seguita l’apertura solenne del Festival e l’esibizione dei gruppi. A sfilare lungo la via più lunga, soffermandosi in tre punti per presentare un assaggio dei balli, sono stati l’ensemble “Banda Burek” della Polonia, il gruppo folcloristico “I Posagnot” (Italia), il GF “Agios Ioannis o Theologos” (Grecia), il Centro di cultura croato “Bunjevačko kolo” (Serbia), la Società culturale RAK (Slovenia) e il GF “Stelutis di Udin” (Italia). Assieme a loro, le forze di casa, la SAC Vodnjan, la Società dei montenegrini di Peroi “Peroi 1657” e i gruppi folcloristici delle Comunità degli Italiani di Gallesano e Dignano. A precederli in sfilata la Banda d’ottoni della Città di Dignano e della CI Dignano.
A salutare il pubblico in Piazza sono stati il presidente della CI di Dignano, Maurizio Piccinelli, la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva, il deputato al seggio specifico della CNI e vicepresidente del Sabor croato, Furio Radin e il sindaco della Città di Dignano, Edi Pastrovicchio. Tra il pubblico presente anche il deputato al seggio specifico della CNI alla Camera di Stato del Parlamento sloveno, Felice Žiža. E poi via con l’alzabandiera e l’esibizione dei primi gruppi.
Protagonisti della prima serata i gruppi folcloristici del Dignanese. Oggi la festa continua con un fitto programma: il ricevimento dal sindaco, la partecipazione alla tavola rotonda, la messa solenne per i folcloristi… e poi ancora ballo.
Il “Leron” viene organizzato dalla CI di Dignano e l’Unione Italiana con l’Università popolare di Trieste. La manifestazione si avvale del supporto finanziario della Regione istriana e del Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia e gode del patrocinio della Città di Dignano.

Dario Marušić e Vidoslav Bagur.
Foto: CI DIGNANO
Un flash della scorsa edizione del Leron.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
Per il Festival Leron stanziati 9.300 euro.
Foto: IVOR HRELJANIĆ
Marin Corva, Maurizio Piccinelli, Diriana Delcaro Hrelja e Dina Žufić.
Foto: FREDY POROPAT

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