La storia del rock fiumano negli scatti di Ante Škrobonja

Mostra fotografica al Museo civico (Cubetto) di Fiume

0
La storia del rock fiumano negli scatti di Ante Škrobonja
Ante Škrobonja. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

“Perché fotografo? Perché mi sono impegnato in questo lavoro per 60 anni? Non lo so”. Ha esordito così Ante Škrobonja rivolgendosi al pubblico alla cerimonia d’inaugurazione della sua mostra personale “60-ak godina mojih svjetlopisa – Od Uragana do LP Rocka 1962. – 2020.”, allestita al Museo civico (Cubetto) di Fiume. La risposta che ha dato, a sé stesso e al pubblico, è una citazione del suo fotografo preferito Ansel Adams “se io sapessi perché fotografo, allora potrei dirlo. Se potessi dirlo allora potrei scriverlo, se potessi scriverlo allora non avrei più bisogno di fotografarlo”.

Oltre all’autore, hanno presentato l’esposizione anche il presidente dell’Associazione “LP Rock” Darko Tolja, lo storico della scena musicale rock fiumana e responsabile delle relazioni pubbliche del Museo civico, Velid Đekić, e il direttore f.f. del Museo Mladen Urem. La mostra è stata realizzata con il patrocinio della Città di Fiume.

Una retrospettiva
Il percorso espositivo, che si potrà visitare fino al 13 gennaio 2024, è una specie di retrospettiva dell’intera carriera fotografica di Škrobonja, che percorre 60 anni di attività ed è suddiviso in sei unità tematiche. Inizia con le fotografie scattate quando l’autore faceva parte del gruppo rock Uragani e con quelle dei protagonisti della scena musicale di Fiume dal 1962 al 1970. Seguono le foto d’arte e quelle dedicate alle mostre (1963-1980), le foto digitali “Distorzija” (2005-2006) e “Čudograd Ri-iR” (2019-2020), e in conclusione alcuni lavori tratti dalla mostra fotografica “My LP Rock light Pictures”, realizzati durante i raduni dei soci dell’Associazione “LP Rock” dal 2017 al 2021.
Stando a Mladen Urem, “Ante Škrobonja ha dimostrato quanto era davvero ricco l’ambiente fiumano, non solo di cultura musicale, ma anche di vita quotidiana. È il ricordo di una Fiume propulsiva, forte, riconosciuta all’estero industrialmente e che aveva più importanza rispetto a oggi”. Il direttore f.f. ha osservato che Škrobonja è un personaggio che si merita una monografia fotografica e del quale bisogna parlare di più. “Ha fatto molto, ma era presente con discrezione sulla scena artistica, non si è mai messo in mostra ma tutti sapevano chi era”, ha concluso.

Un fotografo che ha anticipato i tempi
Velid Đekić ha dichiarato che “le fotografie che ha scattato Škrobonja sono un bene culturale non solo della città ma dell’intero Paese”. Studiando il contesto internazionale dell’epoca, Đekić si è reso conto che nel blocco socialista non c’è stato un fotografo che ha anticipato i tempi come Škrobonja, che facesse foto di questo genere perché in quel periodo in questi Paesi non esistevano ancora complessi rock. Le sue fotografie, di conseguenza, hanno un valore sia artistico che documentario. “Mi dispiace che noi non riconosciamo i nostri tesori quando questi sono ancora tra noi, ma come archeologi li riscopriamo solo dopo”, ha concluso.
Dopo le fotografie dei band cittadini, Škrobonja amplia i suoi interessi tematici negli anni ‘70. Da qui e in seguito si possono ammirare ritratti e panorami urbani, principalmente fiumani. Nella terza parte, dopo il 2000, sono presenti motivi moderni, realizzati con l’aiuto delle tecniche digitali.

Un ambiente che rispetta il suo passato
“Le foto più vecchie esposte qui le ho fatte nel mio laboratorio in soffitta, in Belvedere”, ha narrato Škrobonja. “Un gruppo mi è molto caro, ovvero le fotografie rock degli Uragani, probabilmente le ultime fotografie in bianco e nero sviluppate manualmente in laboratorio in formato grande su carta”. Si ritiene orgoglioso di vivere in un ambiente che rispetta il suo passato, dove il rock come movimento è diventato uno spirito che muove lo studio della storia. La maggior parte delle foto esposte alla mostra sono originate da scansioni dai negativi originali e saranno inserite nel fondo del Museo.
Ante Škrobonja, nato a Sušak nel 1944, è stato professore ordinario della Facoltà di Medicina dell’Università di Fiume. È autore di sette libri e di circa 120 lavori scientifici. Ha vinto due premi nazionali in Croazia, il Premio della Città di Fiume nel 2001 e il Premio alla carriera della Città di Fiume. È stato membro dei club fotografici Color, Nova Gorica e Rijeka. Ha partecipato a oltre 200 mostre, 19 delle quali personali, e ha ottenuto una quarantina di premi e diplomi. Ha ricevuto il titolo di “Maestro della fotografia” dall’Unione fotografica della Jugoslavia e il premio Tošo Dabac.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display