«Il Fantasma dell’Opera», un cast di prim’ordine

Al Politeama Rossetti di Trieste va in scena fino al 16 luglio uno dei musical più celebri di Andrew Lloyd Webber, con protagonista il rinomato Ramin Karimloo

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«Il Fantasma dell’Opera», un cast di prim’ordine
La bellissima sala del Rossetti all’inizio dello spettacolo. Foto: HELENA LABUS BAČIĆ

Lo splendido Politeama Rossetti di Trieste ospita per la prima volta in Italia, dal 4 luglio scorso, il celebre musical di Andrew Lloyd Webber “The Phantom of the Opera” (Il Fantasma dell’Opera), prodotto da Broadway Italia in lingua inglese con orchestra dal vivo e diretto da Federico Bellone (che ha portato in scena anche “Houdini”, “Dirty dancing” a Londra e “Mary Poppins” in Italia). Lo spettacolo è presentato grazie a un accordo con The Really Useful Group, la società di proprietà di Andrew Lloyd Webber che ha lo scopo di produrre, autorizzare e promuovere i suoi spettacoli e le sue musiche in tutto il mondo, tra cui alcuni dei musical più longevi e di maggior successo: oltre a “The Phantom of the Opera”, anche “Cats”, “Jesus Christ Superstar”, “Evita”, “Sunset Boulevard” e “School of Rock – Il Musical”. Va detto che tra questi, “Sunset Boulevard” ed “Evita” sono stati allestiti anche al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume rispettivamente nelle stagioni 2018/2019 e 2019/2020, nella traduzione in lingua croata firmata da Igor Vlajnić, sempre con la The Really Useful Group.

Più di 70 premi teatrali
Come spiega il testo nel programma di sala, lo spettacolo, da cui nel 2004 è stata tratta una versione cinematografica diretta dal regista hollywoodiano Joel Schumacher, è stato visto, dal suo debutto a Londra nel 1986, da oltre 145 milioni di persone, in 183 città e 17 lingue, oltre ad aver ricevuto più di 70 importanti premi teatrali, tra cui sette premi Tony e quattro premi Olivier. È inoltre uno dei prodotti d’intrattenimento più proficui della storia includendo il cinema e qualsiasi altro genere di spettacolo. Infatti, nel luglio 2008, “The Phantom of the Opera” contava oltre 65mila repliche in tutto il mondo e un incasso totale di oltre 5 miliardi di dollari (superando quindi anche gli introiti di film quali “Titanic” e l’intera trilogia de “Il signore degli anelli”). Questi dati impressionanti lo rendono pertanto l’opera di maggior successo in assoluto nella storia dello spettacolo mondiale.
Il musical venne composto da Andrew Lloyd Webber sul testo di Charles Hart, mentre Richard Stilgoe figura come co-autore del libretto e delle parole delle canzoni. La trama – si legge nel testo del programma – ambientata a fine Ottocento, è liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Gaston Leroux e racconta di una bellissima soprano, Christine Daaé, che diventa l’ossessione di un misterioso uomo mascherato che vive nei labirinti sotterranei di Palazzo Garnier, l’iconica Opera di Parigi.

Una scenografia sontuosa
“The Phantom of the Opera” vanta sin dalla sua prima rappresentazione una scenografia sontuosa ed elaborata, contando pure su diversi effetti speciali al fine di riprodurre la trama fino ai minimi particolari. L’allestimento di Trieste non è stato da meno in quest’aspetto, presentandosi come un “teatro nel teatro”, con tanto di diversi piani di palchi e un palcoscenico girevole, nonché un elaborato lampadario, che in tutti gli allestimenti del “Fantasma” è un elemento centrale della scenografia. Sorge spontaneo un paragone con gli spettacoli realizzati nel Teatro fiumano, in cui le scenografie sono, nella maggior parte dei casi, incentrate sul minimalismo e spesso inesistenti, senza contare gli allestimenti in cui la trama viene quasi obbligatoriamente, e spesso senza apparente motivo, ambientata nella contemporaneità. L’allestimento del “Fantasma”, invece, va in una direzione opposta e si impegna a riprodurre il più possibile l’atmosfera della fine dell’Ottocento a Parigi e di creare l’illusione di un ambiente teatrale reale. A momenti, tale approccio può risultare anche un po’ kitsch, ma per uno spettatore abituato alla povertà (nella maggior parte dei casi) delle scene del Teatro fiumano, la ricchezza di quella del “Fantasma” andato in scena a Trieste è un benvenuto cambiamento e, dobbiamo pur dirlo, puro godimento.

Un Fantasma seducente
La prima parte dello spettacolo ricalca fedelmente il film del 2004, sontuoso e “barocco” nel suo impianto scenografico, con un Fantasma più fisicamente attraente e molto meno sfigurato del protagonista del libro e dello spettacolo. Nell’allestimento teatrale, il Fantasma è seducente e capace di affascinare Christine, anche se, una volta tolta la maschera, si rivela molto meno accattivante della sua versione filmica. Ciò che entusiasma nel musical è il modo in cui Lloyd Webber, nella scena della fittizia opera settecentesca ‘Il muto’ – che viene rappresentata nella prima parte dello spettacolo –, ha imitato le caratteristiche dell’opera del Classicimo.
“The Phantom of the Opera” di Trieste vanta un cast di prim’ordine nel quale primeggia il rinomato Ramin Karimloo nei panni del Fantasma, considerato uno dei migliori interpreti di questo ruolo a livello mondiale, nominato a diversi Olivier Award e Tony Award, i premi più importanti del teatro internazionale. Karimloo ha già ricoperto questo ruolo a Londra, in Corea e al 25.esimo anniversario dello spettacolo alla londinese Royal Albert Hall. Nello spettacolo di Trieste è stato assolutamente all’altezza del suo compito e della sua reputazione, interpretando un Fantasma pieno di passione per Christine, geloso del suo rivale Raoul, ma anche disperato perché condannato a rimanere solo per sempre. La sua potente voce ha “raccontato” con disinvoltura ogni sfumatura del suo tormentato personaggio.

Eccellenti interpretazioni
La giovane cantante lirica italiana, Amelia Milo, ha interpretato con convinzione il ruolo di Christine Daaé, sciorinando una voce limpida e agile. Un’interpretazione di tutto rispetto, con la sua bella voce calda, l’ha offerta anche Bradley Jaden nei panni di Raoul, il Vicomte De Chagny. Altrettanto all’altezza Earl Carpenter come Monsieur André e Ian Mowat nel ruolo di Monsieur Firmin, i quali sono stati uno spasso, assieme ai bravi Anna Corvino come Carlotta Giudicelli e Gian Luca Pasolini nei panni di Ubaldo Piangi. Hanno fatto bene anche Alice Mistroni nei panni di Madam Giry e Zoe Nochi come Meg Giry.
Anche se dal punto di vista della regia non tutte le scelte fatte hanno avuto l’effetto sperato (si sarebbe potuto fare a meno, ad esempio, delle ali che il Fantasma indossa nella scena del cimitero), nel suo insieme l’allestimento ha presentato la storia del Fantasma sfruttando in modo creativo le possibilità della scenografia.
Lo spettacolo va in scena nel capoluogo giuliano fino al 16 luglio, dopodiché sono in programma diverse date a Milano.

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